La marcatura laser per i metalli garantisce vantaggi come rapidità di esecuzione, alta leggibilità e una definizione eccezionale. Gli oggetti che sono realizzati con una lega di metallo nobile – vale a dire l’argento, l’oro, il palladio e il platino – devono essere sottoposti a marcatura per far sì che i consumatori e il mercato possano disporre di ogni informazione che riguardi il metallo prezioso prevalente che compone la lega, con il relativo titolo che deve essere indicato in millesimi. Per di più, la marcatura deve segnalare il responsabile dell’importazione o della fabbricazione del pezzo.
Come si svolge la marcatura laser
L’utilizzo di un incisore laser per metalli viene integrato, per questa lavorazione, dall’impiego di un token USB: si tratta di una chiavetta che contiene un microprocessore, caratterizzata da accorgimenti che sono finalizzati a prevenire e contrastare le intrusioni. Essa custodisce impronte con firma digitale criptate, a cui si potrà accedere in seguito all’inserimento di un PIN, vale a dire il codice di sblocco che è nella disponibilità dell’impresa a cui è stato assegnato il token. Entrando più nel dettaglio, la marcatura laser del metallo avviene per mezzo di un dispositivo che produce il raggio laser, mentre un computer o comunque un controller ha il compito di monitorare le tante variabili che definiscono l’esecuzione e il risultato della marcatura laser: per esempio la velocità di movimento, la sua intensità e la sua direzione. Anche il modo in cui il fascio laser viene diffuso, inoltre, cambia in base al tipo di superficie su cui si deve applicare la marcatura.
L’incisione laser su metalli
L’uso di marcatori laser portatili ha ormai da un po’ di tempo messo in evidenza la grande utilità della tecnologia laser per le applicazioni di marcatura e di incisione dei metalli. Non si parla solo di metalli preziosi, ovviamente: basti pensare alle leghe di acciaio, su cui è possibile ottenere delle marcature in grado di resistere alla corrosione senza che ciò comporti dei danni rispetto alla struttura superficiale (a tale scopo si fa ricorso a una tecnica ad hoc, che è quella della marcatura per ricottura). Il laser, in generale, permette di ottenere marcature caratterizzate da una notevole leggibilità e da un alto livello di precisione, tanto sulle leghe più dure – come l’acciaio, appunto – quanto sull’alluminio o altri metalli teneri. Sono tanti i comparti industriali che si avvalgono della marcatura laser degli oggetti in metallo, a dimostrazione della varietà di possibili applicazioni: per esempio è frequente la personalizzazione con scritte o loghi di articoli promozionali, ma la marcatura può essere destinata anche a prodotti industriali che vengono realizzati in serie di cui deve essere assicurata la tracciabilità.
Quali sono i metalli che si prestano alla marcatura laser
Il lungo elenco di metalli per i quali si può prevedere l’adozione della marcatura laser o dell’incisione comprende i metalli temprati, l’alluminio anodizzato, l’alluminio, l’acciaio inox, gli acciai super rapidi, gli acciai legati, i metalli rivestiti, il rame, l’ottone, i carburi, il titanio, le leghe di titanio e, come abbiamo visto, i metalli preziosi quali l’oro e l’argento.
Allestire la marcatura laser per gli oggetti preziosi
Nel caso dei metalli preziosi, è necessario inoltrare una richiesta per il rilascio del token USB in cui sono presenti i file delle impronte del marchio identificativo; tale domanda deve essere avanzata dal titolare o dal legale rappresentante dell’impresa a cui è stato assegnato il marchio di identificazione dei metalli in questione.
Una soluzione alternativa: la marcatura elettrolitica
Una valida alternativa rispetto alla marcatura laser metallo può essere individuata nella marcatura elettrolitica, che a sua volta viene utilizzata per incidere su vari metalli con facilità e in maniera efficace. Il procedimento alla base di questa lavorazione prevede l’applicazione di una scossa elettrica al tampone preinciso da parte dell’unità di marcatura. In questo modo, sulla superficie del pezzo rimane una marcatura indelebile, mentre il prodotto inciso rimane integro e viene preservato nella sua totalità: infatti, la sua struttura non viene alterata e non si verificano stress da deformazione. La marcatura elettrolitica è raccomandata, tra l’altro, nel caso della lavorazione di particolari temperati, anche perché non arreca danni dal punto di vista termico.
La marcatura meccanica per gli oggetti realizzati con metalli preziosi
Anche la marcatura meccanica va citata nel novero delle alternative a quella laser. In questo caso la lavorazione viene effettuata con punzoni in acciaio, dotati di un marchio di identificazione o di un marchio con il titolo: i primi derivano dalle matrici custodite all’Ufficio metrico; i secondi sono disponibili sul mercato. La procedura burocratica, in questa eventualità, impone di richiedere l’allestimento dei punzoni col marchio di identificazione; essi dovranno essere realizzati in presenza di un funzionario delegato dalla Camera di Commercio e in un’officina che può essere scelta dal richiedente. Il formato dei punzoni di acciaio è quello indicato nel DPR 150/2002.