Gli hashtag sono molto importanti su Instagram e possono determinare il successo o l’insuccesso di una singola foto così come di un intero profilo. Imparare a scegliere e usare al meglio gli hashtag è veramente importante e fa parte di una efficace strategia social.
Ma cosa sono gli hashtag? Per capirlo iniziamo ad analizzare il loro nome, che deriva dalla fusione di due termini: hash (cancelletto) e tag (etichetta). Gi hashtag in sintesi sono delle parole, usate come etichette, precedute da un cancelletto. Tra i primi social ad usarli e a portarli alla ribalta c’è stato Twitter, ma oggi sono utilizzati in praticamente tutti i social più usati, anche se è proprio su Instagram che spesso diventano uno strumento estremamente efficace per veicolare contenuti e permettere anche a chi non ci segue di trovarli con facilità.
Come si possono scegliere i migliori hashtag per Instagram, dove trovarli, quali usare, quanti usarne e ce ne sono alcuni che vanno evitati? In questo articolo cercheremo di rispondere a tutte queste importanti domante, per poter usare al meglio gli hashtag all’interno della nostra strategia di comunicazione social.
Quali hashtag per Instagram vanno evitati?
Tutti gli hashtag vanno bene o ce ne sono alcuni vietati o che comunque sarebbe meglio evitare? Prima di pubblicare dei contenuti online, su qualsiasi social o altre piattaforme, così come prima di usare hashtag o altri strumenti, sarebbe sempre bene prendere visione dei termini di utilizzo e dei regolamenti, sia delle piattaforme che di eventuali pagine, gruppi o singole community, così da rispettare le regole e la sensibilità di tutti.
Su Instagram, ma il discorso si può estendere a molti altri social network, sono vietati contenuti pornografici, razzisti, violenti, offensivi e di conseguenza anche hashtag che rimandino a queste tipologie di contenuti. Si potrebbe pensare che un hashtag con richiami più o meno velati al sesso possa potenzialmente attirare molte persone sui nostri contenuti, ma in realtà se usiamo tag fuori contesto o mal visti dalla piattaforma dove condividiamo contenuti rischiamo di ridurre in modo drastico la nostra visibilità, ottenendo il risultato opposto a quello desiderato. Sempre meglio usare hashtag effettivamente in linea con quello che pubblichiamo e ovviamente rispettosi dei termini d’uso della piattaforma che ci ospita.
Oltre a quali hashtag evitare, c’è poi un altro elemento che merita di essere trattato, ovvero quanti hashtag usare. Instagram mette dei limiti al numero di hashtag utilizzabili su un singolo contenuto, ma sarebbe comunque meglio formarsi prima di raggiungerlo. Spesso una manciata di tag, scelti con attenzione possono dare migliori risultati di un’interminabile lista di parole, messe in fila solo per racimolare qualche like o vista in più. Gli hashtag sono uno strumento potente, ma vanno usati con criterio.
Come scegliere i migliori hashtag per Instagram
Ci sono applicazioni e siti che suggeriscono i migliori hashtag per Instagram, speso dividendoli in categorie tematiche, quindi si potranno trovare i migliori hashtag da associare a foto o video di moda, piuttosto che raffiguranti paesaggi o località turistiche. Queste liste possono dare qualche spunto utile, ma non bisogna abusarne.
Anche hashtag molto popolari, ma eccessivamente generici, come ad esempio #photooftheday o #like4like difficilmente daranno grandi risultati, proprio perché venendo usati da tantissimi account, ormai sono inflazionati e difficilmente un contenuto riesce ad emergere nell’infinita lista di quelli taggati così.
Un buon modo per individuare degli hashtag efficaci è quello di seguire profili simili al nostro e di vedere che tag usano per i loro contenuti. Possiamo anche seguire gli hashtag di nostro interesse e valutare così ancora meglio quali usare, di volta in volta, per le nostre immagini.
Gli hashtag di community e gruppi locali o accumunati da una passione o un interesse possono essere utili strumenti per aumentare le interazioni sui propri contenuti e in fine, se abbiamo un profilo che ha raggiunto una certa popolarità non dovremo escludere l’idea di lanciare un nostro hashtag che possa non solo aiutare gli utenti a trovare i nostri contenuti, ma anche spingere altre persone a condividerne di simili, facendo al contempo crescere il nostro brand.