Facebook studia le nuove famiglie

Facebook studia le nuove famiglie

La famiglia del nuovo millennio si è evoluta ed è cambiata; Facebook ha voluto studiare il fenomeno anche dal punto di vista delle nuove tecnologie

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Il concetto di famiglia si sta evolvendo e si è allargato. Infatti, oggi esistono diverse tipologie di famiglie con le madri che scelgono di aver figli in età avanzata e con i padri che seguono la crescita dei figli molto più direttamente rispetto al passato. Contestualmente, i Millennials (la generazione del nuovo millennio) stanno diventando genitori. Facebook IQ ha, dunque, intrapreso una ricerca sui genitori di età compresa tra i 25 e i 65 anni, analizzando dati provenienti da Facebook e Instagram, trasversali a 8 Paesi (Australia, Brasile, Canada, Germania, Messico, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti) e ha commissionato un lavoro quantitativo, condotto da Ipsos Media CT, e una ricerca qualitativa, guidata da Sound Research per analizzare nei dettagli il fenomeno.

Parlando con i genitori di tutto il mondo, emerge che alcune cose non sono cambiate. Avere un bambino ha un fortissimo impatto sulla vita dei genitori. L’83% dei genitori descrive la propria famiglia come amorevole e il 77% afferma che la propria famiglia è felice. Ma, insieme a questo generale ottimismo, sono presenti anche fattori di stress: il 48% dei genitori sostiene di essere preoccupato per l’aspetto economico, e il 39% dichiara di non avere molto tempo libero. Avere un bambino cambia tutto, anche la relazione che i genitori hanno con il loro telefonino. Il cellulare delle mamme e dei papà è diventato un’ancora di salvataggio per gestire i programmi, tenere sotto osservazione i ragazzini e condividere i traguardi chiave raggiunti dai loro bambini. Osservando il comportamento su Facebook, la ricerca ha notato che, a livello globale, i genitori accedono su Facebook da mobile molto di più rispetto ai non-genitori.

I dispositivi mobile aiutano a prendere decisioni d’acquisto più consapevoli. I genitori possono infatti accedere a opinioni, comparazioni tra i prezzi e recensioni prima di decidere di acquistare un prodotto. Questo aspetto è particolarmente vero per i genitori Millennials (18-34 anni), che sono più propensi (+30%) dei genitori Boomer (50-65 anni) a utilizzare i dispositivi mobile al fine di prendere decisioni d’acquisto più consapevoli.

Oggi, con il loro attaccamento al mobile e alla tecnologia in generale, i genitori hanno un più ampio accesso a maggiori informazioni e opinioni su tutto, dall’allattamento all’educazione, che permette di convalidare, rafforzare o mettere in discussione prospettive e azioni. L’83% dei genitori esaminati dichiara di avere avuto accesso più informazioni rispetto ai loro genitori. Il 70% ha ammesso di essere più informato rispetto a quanto fossero i propri genitori, questo è particolarmente vero per il 76% dei Boomers, che hanno ottenuto l’acceso a Internet e ai dispositivi mobile più tardi rispetto alla loro controparte più giovane.

L’informazione può essere, però, una lama a doppio taglio. Da una parte, la tecnologia permette ai genitori di avere un aiuto da parte di amici, familiari e altre fonti, mentre dall’altro lato, i genitori corrono anche il rischio di sentirsi più confusi. Con la proliferazione dei consigli, infatti, è possibile percepire insicurezza.

Come le mamme e i papà, anche i figli stanno diventando sempre più informati. I bambini esercitano influenza sulle decisioni d’acquisto dei familiari, diventando di fatto esperti in determinate categorie. Globalmente, più del 50% dei genitori ammette che i loro figli hanno più impatto sulle decisioni d’acquisto rispetto a quanto loro abbiano influenzato le decisioni nella famiglia in cui sono cresciuti. E il 50% dichiara di ascoltare più i propri figli di quanto i loro genitori abbiano fatto con loro.

Redazione Autore