Uno degli aspetti su cui le aziende produttrici di dispositivi elettronici stanno più intensamente lavorando è quello relativo alla durata delle batterie. Tale problematica è particolarmente sentita nel settore della telefonia mobile, in cui gli smartphone – ma non solo – offrono prestazioni sempre più elevate ma le batterie in essi utilizzate non seguono proporzionalmente il progresso tecnologico delle altre componenti.
Gli escamotage effettuati dai produttori sono stati diversi negli ultimi anni, a partire da un’ottimizzazione sempre più al limite dei sistemi operativi, fino all’impiego di sistemi di ricarica veloce.
Un recente report pubblicato da Nikkei conferma però un’accelerata nella ricerca di soluzioni innovative da parte della giapponese Sony, creatrice delle batterie al litio nel lontano 1991 ed oggi pronta a lanciare sul mercato una batteria da smartphone in grado di garantire il 40% di autonomia in più rispetto alle attuali batterie al litio.
Sony avrebbe infatti sviluppato una batteria realizzata con un composto di sali di zolfocapace di incrementare notevolmente la durata della batteria stessa, occupando nel contempo il 30% in meno di spazio. Si pensi che se Apple avesse utilizzato tale soluzione sul nuovo iPhone 6S, avrebbe garantito ai propri utenti una navigazione web di circa 14 ore.
Il rovescio della medaglia consiste però nel fatto che ad ogni ricarica si verifica una veloce degradazione della batteria, e per questo motivo si ritiene che la tecnologia sviluppata da Sony necessiti di almeno altri 5 anni prima di poter essere immessa sul mercato.