Minix Neo U1: Recensione, Caratteristiche e Prezzo

Minix non è azienda da seguire le mode. Negli anni, mentre il mercato approfittava di ogni nuova CPU per lanciare TV Box senza vere innovazioni, lei aspettava, valutava, debuggava – e poi decideva se aggiornarsi o meno. Ricordo solo un modello fatto con approssimazione: Neo X7 con RK3188, il migliore con quel SoC ma al di sotto delle aspettative. A fine 2015, dopo aver saltato la generazione con RK3368 e dopo aver aspettato qualche mese la crescita del nuovo SoC di AMLogic, Minix porta sul mercato un TV Box con supporto 4K H.265 e 10-bit, gestito dalla sua ultima interfaccia per Android Lollipop e abbinato ad una componentistica capace di risultati superiori alla media.

Minix Neo U1 costa 129 euro ed ha già una buona distribuzione. Su Amazon.it si trova a 149 euro abbinato a Neo A2 Lite, il controller con tastiera QWERTY che vi consiglio nella video recensione. È importante iniziare a parlarne leggendo la sua scheda tecnica.

Scheda tecnica Minix Neo U1

  • CPU AMLogic S905 4x A53 a 2 GHz / Mali 450 a 750 MHz
  • 2 GB RAM SKhynix / 16 GB eMMC 5.0 Samsung 10nm
  • HDMI 2.0 HDCP 2.2 per uscita 4K@60fps
  • WiFi 802.11ac MIMO 2×2 AP6356S / Bluetooth 4.1
  • Gigabit Ethernet RTL8211F / SPDIF / jack 3.5 mm
  • 3x USB 2.0 / microUSB OTG / microSD
  • MCU Nuvoton MINI54ZDE / Header JDEBUG1, ICE1 e JUART1

Per farla breve, Minix ha usato il SoC AMLogic più moderno assieme a componenti di fascia alta. Il tutto ha un costo – perché i simili sono venduti alla metà – ma anche vantaggi nella resa pratica.

Benchmark, temperature e consumi

Neo U1 si avvia in 30 secondi quando gli altri arrivano anche a 60, ha la eMMC più veloce della categoria Mini PC Android, ha una Gigabit Ethernet che, su iperf, supera i 700 Mbits/s, e temperature magnifiche dovute alla qualità dell’assemblaggio, all’enorme dissipatore che copre tutta la scheda, e al telaio diciamolo pure grande con dei piedini diciamolo pure spessi. È in questi dettagli che si nota l’esperienza del produttore.

Ci sono altre cose utili nel teardown: l’antenna interna wireless alternativa a quella da avvitare, la batteria CR2032 per il supporto RTC (Real Time Clock), il modulo MCU con tanto di firmware aggiornabile da Android sia per l’auto power-on (non serve più spostare il jumper) sia per l’accensione e lo spegnimento completi da telecomando IR. Sono tutti passi in avanti, un affinamento tecnico e stilistico che solo 12 mesi fa era un sogno.

Ho registrato una massima di 39°C a contatto sul fondo con la mia camera termica ed un valore comunque inferiore ai 60°C sul sensore interno. Da spento, Minix Neo U1 consuma 0.1 watt, in standby arriva a 1 watt, nell’uso giornaliero in WiFi con download di app, web browsing e riproduzione Netflix o Play Music, si sta attorno ai 3.5-4 watt; infine nella riproduzione di un 4K H.265 10-bit su Kodi supera di poco i 5 watt.

I dati tecnici, i risultati dei benchmark correlati ai box S905, la resa termica e energetica, l’appagamento visivo dello smontare il fondo per guardare l’ordine interno, giustificano il prezzo più alto degli altri. Ma sarebbero solo un esercizio di stile senza un software all’altezza. E qui Minix, come al solito, non si smentisce.

Firmware Android e riproduzione video

Neo U1 arriva con Android 5.1.1 Lollipop e Minix UI. L’interfaccia a schede è familiare a chi conosce i suoi Mini PC, ma in questa edizione c’è un redesign delle impostazioni che riprende Android TV ed aggiunge 3/4 funzioni non comuni:

  • HDMI Self: per il cambio automatico di refresh rate a seconda del filmato in riproduzione. Regolabile su No, Level 1 (24.976 fps a 60 fps) e Level 2 (auto).
  • MCU: per il power-on automatico all’arrivo di corrente, l’aggiornamento del firmware e le funzioni RTC.
  • USB Audio: per usare DAC o schede esterne. Da attivare o meno.

E queste in aggiunta ad altre comodità di un’interfaccia adatta al grande schermo progettata per essere gestita dal controller IR in dotazione. Quelli che un tempo erano dei telecomandi di fascia bassa adesso permettono di usare il box senza mouse e tastiera – magari meglio dopo aver configurato gli account Google, inserito le password, installato il necessario.Quello incluso nella confezione fa il suo lavoro senza intoppi, ha un range di un 6/7 metri abbondanti ed ha tasti dedicati. Abbinare un Minix Neo A2 Lite permette di aggiungere accelerometro, giroscopio, un Airmouse così preciso da non dare ai nervi, una tastiera QWERTY usabile e comunque un sensore IR capace di funzionare anche senza dongle USB. È un bel prodotto multi-OS e vi consiglio di prenderlo in considerazione se non avete ancora un controller simile.

Veniamo al punto? Kodi, anche se qui è più corretto parlare di “XBMC for Minix” dato che la versione personalizzata dall’azienda per abilitare il supporto audio HD (Dolby, DTS, True HD passthrough via HDMI o SPDIF, niente DTS-HD per il momento) non può usare il marchio Kodi per motivi legali – teoricamente nessuno potrebbe, ma va beh. Minix Neo U1 è in corsa conNvidia Shield per il supporto completo all’audio HD su Android; lo sviluppatore Kodi (Koying) che si sta occupando della cosa gestisce entrambe le piattaforme e ancora non è chiaro quale piattaforma verrà adottata per prima – grazie Massimo per questa info!

Ad ogni modo, io non metto Nvidia Shield sullo stesso piano di Neo U1 e dei Mini PC “cinesi” simili, quindi sono convinto nello scrivere che la soluzione Minix è la scelta migliore a fine 2015 per chi cerca il supporto audio evoluto in questi TV Box

Le doti multimediali del Soc S905 si confermano. Minix Neo U1 gestisce 4K H.265, H.264, si impunta sui VP9 per questioni hardware e, nei miei test 1080P, non ha problemi a gestire il cambio automatico di refresh rate in Kodi XBMC. Con lo stesso media center, noto problemi nel riprodurre filmati ad altissimo bitrate: il solito JellyFish a 120 Mbps rallenta che un amore, e lo stesso vale per certi .ts come la demo Samsung UHD che vedete nella video recensione. Questi filmati girano bene con il Player Video integrato, e questo per farvi capire che in un modo o nell’altro riuscite a fare un po’ tutto.

Considerazioni finali

Questo “un po’ tutto” è cruciale. I discorsi sono sempre i soliti: quanto è importante per voi vedere un frame glitch ogni 60 minuti? Quanti 4K H.265 avete o ISO o 3D MVC volete riprodurre? Vi interessa davvero l’ecosistema Android o è solo questione di media center? Se volete usare Minix Neo U1 come Media Hub di una postazione casalinga da millemila euro, con ampli 9.1, TV 4K, un NAS RAID 10 da 8 TB e via con le finezze, state sbagliando tutto. Ci sono altri box, ci sono altre spese, ci sono modelli senza alcuna flessibilità software ma specifici per il video playback.

Il nuovo Minix non ha veri difetti hardware e si comporta meglio di molti altri per via della sua componentistica e del fantastico supporto software comunitario, ma come tutti resta imperfetto. Ad esempio la sua Mali 450 va bene per i giochi 3D occasionali ma è inferiore allaGPU del vecchio AMLogic S812. Il supporto HDMI CEC non è ancora attivo. Netflix non può girare in HD o 4K per questioni legali (ma c’è il DRM Google Widewine quindi si potrebbe sbloccare prima o poi). C’è un bug in scrittura su certe chiavette NTFS.

Neo U1 resta il TV Box consigliato a fine 2015, l’aggiornamento che i possessori di Neo X8-H Plus (e precedenti) possono fare per modernizzarsi e assicurarsi la garanzia di aggiornamenti firmware per gran parte del 2016. Chi non ha ancora deciso quale box prendere o chi cerca di capire se una soluzione così può essere comoda ai suoi contesti, adesso ha davvero poche scuse. Lo trovate in vendita su Amazon.it a partire da 129 euro.

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Redazione Autore