Come vedere Avengers Grimm (2015) Streaming

Asylum assemble! Avengers Grimm

Ultron Puppa la Fava

Prima o poi aprirò una rubrichina sui film che mi guardo distrattamente mentre faccio altro.
Ad esempio l’altro giorno, mentre sistemavo i conti delle scommesse sui combattimenti tra stagisti, mi sono guardato Più micidiale del maschio, un film del ’67 con Elke Sommer, Sylva Koscina, Suzanna Leigh e un titolo esilarante. Pensavo fosse un exploitation low budget che si nascondeva dietro a finto femminismo per giocarsela tutta sul fascino della donna che mena, e invece era una distribuzione Universal con budget decorosissimo, una sigla cantata nientemeno che dai Walker Brothers, e tre assassine sexy e stupidine che vengono fermate da un James Bond del discount (Bulldog Drummond, personaggio della letteratura pulp inglese che fin dagli anni ’20 veniva abitualmente rimodellato sulle mode avventuriere del momento) che non si fa incantare dal loro fascino e passa il tempo a dimostrare, al contrario, che la superiorità del vero maschio è irraggiungibile ma stiamo scherzando ma per carità signori miei basta rimanere un minimo concentrati e ora tutti a bordo dei nostri Hummer che andiamo al poligono a sparare col bazooka. Per gli amanti delle stronzate, consigliatissima la battaglia finale in cui il nostro eroe sconfigge il boss finale (anch’esso maschio) incastrandolo in una scacchiera gigante con le pedine azionate a voce.
Quarantotto anni dopo (oggi), la situazione si è innegabilmente evoluta.

Ad esempio, abbiamo il Team Unicorn:Si tratta di quattro ragazzotte che si propongono di promuovere la cultura nerd al femminile girando reportage e video-parodie di canzoni famose.
E non importa la vostra reazione spontanea, nel video ci sono Stan Lee e James Gunn, quindi godono dell’immunità nerd-diplomatica.
La cosa che volevo evidenziare è che oggi c’è un target femminile per prodotti supereroistici/action/sci-fi abbastanza ampio e consolidato da poterci investire soldi. Certo, il Team Unicorn non ha esattamente il budget della Marvel, ma meglio di loro vi basti pensare al successo mondiale delle saghe di Hunger Games e Divergent, e alla tremenda fitta intercostale che sentiamo quando ci accorgiamo che tecnicamente sono rielaborazioni della vecchia sci-fi distopica anni ’70 – non esattamente l’immaginario di Candy Candy.
È un argomento ovviamente complessissimo su cui non mi voglio infognare troppo. Facciamo un attimo un passo indietro, poi ci torniamo.
La Asylum!
Che bello che non vi devo neanche più spiegare chi sono quelli della Asylum.
Quello che mi fa applaudire fortissimo della loro idea di aggrapparsi al filone degli Avengers è la prontezza di riflessi con cui hanno puntato a un universo super-noto ma di dominio pubblico, quello delle favole, incrociando quindi contemporaneamente un altro filone attualmente di gran successo. E il filotto si completa con il poster, in cui Cappuccetto Rosso si presenta in piena posa Hunger Games. Il che ovviamente fa riderissimo perché non c’è niente di “trash” in tutto ciò, anzi, DI SICURO qualche dirigente serio ci aveva pensato (e chissà, magari un giorno faranno gli indiani e lo faranno davvero uguale ad alto budget).
E insomma, non siamo più nel ’67, per cui non solo non c’è nulla di strano ad avere un film d’azione con quattro protagoniste femminili, ma nessuno ha nemmeno più paura di alienarsi il target se le si tratta da persone normali e si lascia qualsiasi allusione sessuale/sessista fuori dalla porta.
E per non sbagliarsi, per il ruolo delle cinque protagoniste la Asylum si è rivolta al Team Unicorn, ingaggiandone due su quattro.

Pigiami da donna

A questo punto c’è un altro mito che mi dispiace rovinarvi, ovvero quello della Asylum che fa film per scherzo e per fare abboccare le persone che urlano “TRASH!!!” e poi ridono:Avengers Grimm è serissimo. E con serissimo non intendo nolaniano, ma intendo che non fa parodie, che non cerca il demenziale, che addirittura nei limiti della fretta maledetta che contraddistingue le sue produzioni si sforza di non essere sciatto. Di più: si sforza di essere bell… Vabbè, bello è una parola grossa: si sforza di essere decoroso, e soprattutto onesto. Se la gioca dritta, insomma. Niente strizzatine d’occhio, solo esattamente lo stesso tipo di film che avrebbe girato una major, ma con un budget da serial tv anni ’90. Ok, una piccola strizzata d’occhio tecnicamente c’è: si inventano questo personaggio di Iron John (è un personaggio delle favole? se sì, non me lo ricordo) che praticamente è un fabbro che viene trasformato in una specie di vero Iron Man, nel senso di un uomo con la pelle di ferro, e lo fanno interpretare a Lou Ferrigno con tanto di camicia aperta smanicata e occasionale slow motion di quando mostra i muscoli, ma è un personaggio che ha la sua economia nella storia, ha senso e utilità, ha persino un’evoluzione, e considerando anche che il cervello gli rimane acceso per cui parla normale invece che grugnire, di base il richiamo a Hulk è limitato al fatto che si tratta di Lou Ferrigno in body painting per la prima volta dopo 35 anni.
Ve ne dico un’altra ancora: il film parte a rotta di collo nel bel mezzo dell’assalto al castello da parte del cattivo (Rumpelstiltskin, che nelle favole se non erro era un nano ma qua èCasper Van Dien), e da lì in poi vigliacco se rallenta mezzo secondo. I tempi in cui Mega Shark vs. Giant Octopus era un unico enorme tempo morto punteggiato da due scene a uso internet sembrano lontani un’era geologica. Ovvio che tocca trovare una scusa per trasportare l’azione al giorno d’oggi per non sprecare troppi soldi in scenografie e costumi (Rumpelcoso spiega che lo specchio di Biancaneve può fungere da varco interdimensionale verso “un mondo senza magia in cui posso regnare incontrastato”), ma da lì in poi il budget viene investito nel mantenere il ritmo alto e regolare, che se lo chiedete a me è sempre la cosa più importante.
E per tornare al discorso di prima: altro che Più micidiale del maschio, qui abbiamo Biancaneve, Cappuccetto Rosso, Cenerentola, Raperonzolo e la Bella Addormentata nei panni di cinque guerriere fatte e finite, sono l’ultimo baluardo per la difesa del Castello Incantato (o quel che è) e non vola mezza battutina al riguardo.

Lou spacca

Tirando due somme: ovviamente imbroglierei se vi dicessi che è un bel film. Ci si fa però l’impressione di una poverinata onestissima, di quelle che puntano a un target poco esigente e possibilmente giovanissimo con il modesto scopo di intrattenerlo per un’ora e mezzo mentre la Disney si organizza con calma per venirsene fuori con la stessa storia in versione kolossal. Mi viene da pensare alle nostre vecchie fiction fantasy di Canale 5 tipoFantaghirò e i suoi cugini poveri: a nessuno era mai venuto in mente di dire “fanno schifo perché sono più grezze e peggio recitate di Legend” a meno che non volesse essere sommerso da una valanga di “ma non mi dire”, e probabilmente visto all’età giusta anche questo Avengers Grimm fa il suo sporco lavoro. C’è troppa energia spesa a cercare di sembrare il più professionali possibile – con risultati accettabili, nonostante faccia sempre brutto che il migliore del cast sia Casper Van Dien – per trovare il tempo di metterci anche del cuore o un qualsiasi guizzo (anche involontario) aldilà delle più spontanee convenzioni del genere, ma come minimo non annoia.
Ma siccome io e la maggior parte di voi abbiamo l’età sbagliata, il mio compito è far notare che le intenzioni sono decisamente più lodevoli dell’Asylum medio, ma che il risultato finale è dalle parti dell’Uwe Boll più trattenuto e noioso di Bloodrayne o In the Name of the King.
Insomma, non c’è niente da vedere, a parte Lou Ferrigno pittato.
Nel senso: sul discorso parità dei sessi esistono fortunatamente esempi ben più interessanti di questo per chi ci tenesse ad approfondire.
In compenso quasi dimenticavo di citare Kimo Leopoldo che fa il lupo.Stima immutata.

SCHEDA:

Titolo originale: Avengers Grimm
Paese: USA
Anno: 2015
Durata: 86 minuti
Genere: Azione, fantastico

Regia:  Jeremy M. Inman

Sceneggiatura:  Jeremy M. Inman
Fotografia: John DeFazio
Montaggio: Ana Florit, Jeremy M. Inman
Musiche: Chris Ridenhour
Scenografia: Catch Henson
Costumi: Tamara Chandler
Trucco: Christine Choi, Megan Lauchner, Megan Nicoll
Produttore: Paul Bales, David Michael Latt
Produzione: The Asylum
Distribuzione: Terminal Video
Data di uscita: 18-11-2015 (Dvd)

Trama:

Quando Tremotino distrugge lo Specchio magico e fugge verso il mondo moderno, le quattro principesse Cenerentola, Bella Addormentata, Biancaneve e Raperonzolo vengono risucchiate dal portale stesso. Ben addestrate e dotate di poteri magici, le quattro donne dovranno combattere contro Tremotino e il suo esercito prima che tutta l’umanità venga ridotta in schiavitù.

Redazione Autore