Wiko Pulp Fab: recensione, scheda tecnica e prezzo

Wiko Pulp Fab

Torniamo oggi a parlare di Wiko con il nuovo Pulp Fab, fratello maggiore del Pulp 4G, smartphone che va a sostituire il Ridge Fab uscito ad inizio anno, riuscendo ad entrare in una fascia di prezzo ancora più interessante: 179€. Wiko Pulp Fab è un prodotto che riprende tutto il buono della serie 2015 del produttore francese eliminando anche i difetti riscontrati su Pulp 4G. Wiko Pulp Fab: recensione, scheda tecnica e prezzo

Hardware, Materiali ed Ergonomia:

Wiko Pulp Fab è basato su piattaforma Snapdragon 410, ha 2GB di RAM e 16GB di memoria interna espandibile. Uno smartphone equilibrato e che vanta anche un display hd da 5.5 pollici aiutato da una GPU Adreno 306. Nulla da dire quindi a livello hardware considerando anche la presenza di una fotocamera da 13MP posteriore co Flash e 5MP anteriore. Wiko Pulp Fab: recensione, scheda tecnica e prezzo

  • Dimensioni: 154.7 x 79.3 x 8.4 mm
  • Peso: 170 g
  • SoC: Qualcomm Snapdragon 410 MSM8916
  • Processore: ARM Cortex-A53, 1200 MHz, Numero di core: 4
  • Processore grafico: Qualcomm Adreno 306, 400 MHz
  • Memoria RAM: 2 GB, 533 MHz
  • Memoria interna: 16 GB
  • Schede di memoria: microSD
  • Display: 5.5 pollici, IPS, 720 x 1280 pixel, 24 bit
  • Batteria: 2820 mAh
  • Sitema operativo: Android 5.1.1 Lollipop
  • Fotocamera: 4160 x 3120 pixel, 1920 x 1080 pixel, 30 fps
  • Scheda SIM: Micro-SIM, Nano-SIM / microSD
  • Wi-Fi: b, g, n, Wi-Fi Hotspot
  • USB: 2.0, Micro USB
  • Bluetooth: 4.0
  • Localizzazione/Navigazione: GPS, A-GPS

Dimensioni e peso sono buone e permettono di avere un’ergonomia e maneggevolezza ottima considerando anche che la parte posteriore del telefono è leggermente gommata e aumenta il grip quanto basta per non far scivolare lo smartphone. A differenza del Pulp 4G, il bordo è in metallo come il Fever e dunque la costruzione non solo è migliore, ma non vi sono scricchiolii o problemi di qualità costruttiva.

Display

Wiko ci ha abituati bene e anche in questo caso il pannello HD del Pulp Fab è ottimo per qualità, angoli di visione, luminosità e leggibilità in esterna e definizione. Non ci sono impostazioni che permettono di regolare la temperatura, punto di bianco e altri sapetti del pannello ma i settaggi di fabbrica sono gradevoli anche se leggermente scuri. Wiko Pulp Fab: recensione, scheda tecnica e prezzo

Il vetro non ha una copertura oleofobica particolarmente convincente ma il touch è sensibile e migliore anche rispetto al Pulp, forse anche per merito della diagonale maggiore.

Ben il sensore di luminosità che lavora in modo adeguato e possibilità di modificare la luminosità in maniera fine.

Batteria, Audio e Ricezione:

Con 2820mAh, considerando l’hardware a disposizione e conoscendo la personalizzazione Wiko, avevamo buone aspettative per questo Pulp Fab. Fortunatamente non sono state deluse e la giornata completa la si chiude senza problemi arrivando a mezzanotte anche con uso intenso. Abbiamo circa la stessa autonomia del Fever se non qualcosa addirittura in più. Assenti veri risparmi energetici ad eccezione di quello Google standard.

Per quanto riguarda l’audio, lo speaker posteriore è posizionato centralmente e la qualità è superiore al Pulp. Non solo non c’è effetto eco, ma il volume è maggiore e la pressione sonora superiore. La gamma di suoni viene riprodotta meglio e i bassi sono più corposi. Anche il vivavoce è più alto e udibile e anche in auto si riesce ad utilizzare discretamente. Wiko Pulp Fab: recensione, scheda tecnica e prezzo

Per quanto riguarda la parte radio, manca l’NFC ma troviamo un modulo dual sim. A differenza del Pulp qui abbiamo tre slot, ovvero Dual SIM e Micro SD tutti separati e quindi non dovremmo rinunciare a nulla. La gestione delle due numerazioni è però fatta bene con la possibilità di impostare una sim predefinita per chiamate, messaggi e dati e inoltre è presente un menu reti diviso per le sim in modo da gestirle separatamente. Bene Bluetooth e bene anche il Wi-Fi. Nessun problema con la navigaione GPS che risulta più precisa di Fever.

Software:

Wiko Pulp Fab nasce con Lollipop 5.1.1 e riprende tutte le caratteristiche viste sui precedenti Wiko e interfaccia, sistema e reattività sono davvero ottimi.

Il launcher non è forse la parte più riuscita ma se siete un minimo smanettoni, Google Launcher porterà l’esperienza ai livelli dei Nexus e se volete “sperimentare” con Nova e un icon pack ammodernerete il vostro smartphone. La griglia della home risulta infatti poco “densa” e le icone sono decisamente grande ma Wiko e i produttori cercano di accontentare tutti e Android da massima libertà a chi sa cosa installare. Wiko Pulp Fab: recensione, scheda tecnica e prezzo

Diversi i programmi installati, alcuni fortunatamente removibili e nessun problema con la memoria. I 16GB interni potrebbero essere sufficienti ma con una micro SD potrete spostare le applicazioni supportate sulla memoria esterna.

Nota bene: non è possibile installare, al momento, le app direttamente su SD ma per molte è possibile spostarne gran parte del contenuto, dopo l’installazione, sulla memoria esterna.

Parlando poi di reattività, nulla da dire. Sebbene il processore non sia un top gamma, l’apertura delle app è piuttosto rapida e con 2GB di RAM, se non chiuderete tutto o premerete quella “maledetta” icona di pulizia che vi cancella tutte le app aperte e i recenti appena la cliccherete (discorso fatto anche su Fever e Pulp), avrete sempre tutto a portate di click con un multitasking che funziona bene.

L’esperienza internet è affidata a Chrome ed è molto buona con render rapidi e buona velocità di caricamento. Ci sono poi alcune app Wiko da segnalare per backup, gestione gesture, sblocco del display e una buona Radio FM.

Fotocamera e Multimedia

Anche in questo caso il discorso è praticamente analogo a quello fatto per i recenti Wiko. Wiko Pulp Fab offre la stessa interfaccia fotografica del Fever e quindi troviamo oltre alle impostazioni classiche anche una modalità professionale che va a sfruttare tutte le API di Lollipop. Dunque controlli manuali per iso, bilanciamento bianco, messa a fuoco e altro ancora. La qualità è discreta anche se i colori non sono fedelissimi e qualche foto potrebbe risultare bruciata se si alternano situazioni di forte luce ad ombre. In linea di max un pelo meglio del Pulp ma siamo più o meno sulla sufficienza.

Infine la parte multimediale. Wiko ha personalizzato l’app Galleria e video con una buona UI e implementazione. Nulla di troppo moderno o material. Meno bene graficamente il lettore musicale ma per tutte queste app nel Play Store trovate centinaia di alternative valide. Piacevole comunque il popup per i video. Wiko Pulp Fab: recensione, scheda tecnica e prezzo

Conclusioni:

Sebbene Wiko Pulp Fab possa essere considerato la fotocopia del Pulp 4G con dimensioni maggiori, a conti fatti l’esperienze generale è migliore. Dual SIM completo, materiali più pregiati, finiture migliori, un software che gira bene e un hardware bilanciato. Sicuramente le differenze di prezzo tra questi smartphone Wiko di fine 2015 sono davvero scarse e tra 159€, 179€ e 199€ è difficile non preferire Fever.

Voto 7.5

 Wiko Pulp Fab è disponibile online da Media World a 179 euro.
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Redazione Autore