Dragon’s Dogma – Dark Arisen: Recensione, Data di Uscita e Prezzo

Dragon’s Dogma: Dark Arisen

Dragon’s Dogma – Dark Arisen: Recensione, Data di Uscita e Prezzo

L’OSCURITÀ DI CAPCOM

La riedizione di un cult, tra il desiderio di aggiungere cose nuove e migliorare le vecchie
C’era più di un motivo per non lasciare un titolo come Dragon’s Dogma nell’ombra dei suoi difetti, anche se non gli hanno impedito di diventare un classico tra gli appassionati dei giochi di ruolo di stampo occidentale. Un genere affrontato con sorprendente vigore da Capcom, che non si è fatta spaventare dalla difficoltà dell’obiettivo ed è riuscita addirittura a donare caratteristiche proprie che ne hanno segnato la personalità, come rimarcato nella nostrarecensione. Il progetto si presentava anche di dimensioni considerevoli, con una equipe di 150 elementi capitanata da tre nomi prestigiosi nel panorama videoludico orientale: Hyroiuki “Dino Crisis” Kobayashi, Kento “Monster Hunter” Inoshita e Hideaki “Devil May Cry” Itsuno. Era quindi prevedibile che il supporto continuasse a un anno dall’uscita originale, tanto che la casa giapponese ha optato per una riedizione onnicomprensiva del titolo.Dragon’s Dogma: Dark Arisen è quindi un pacchetto stand alone che comprende la campagna principale, tutti i DLC rilasciati e una inedita espansione piena di sorprese, candidandosi naturalmente come l’esperienza ideale e definitiva per chi ancora non ha vissuto le avventure di Gransys. Andiamo ad analizzare le novità proposte, ricordando che sarà possibile importare i vecchi salvataggi guadagnando una serie di bonus aggiuntivi. Dragon’s Dogma – Dark Arisen Recensione Uscita

BENVENUTI A NERABISSO

La prima caratteristica che salta all’occhio è la presenza di due dischi (per la versione 360): mentre il primo contiene il gioco principale e l’espansione, il secondo permette di installare un pack di texture in alta risoluzione e la lingua giapponese. Già una simile aggiunta dimostra che non si sia badato a spese per questo “remix”, la lingua originale è sicuramente un plus interessante per gli appassionati, mentre il pacchetto texture garantisce un considerevole vantaggio che si traduce in una diminuzione del pop-in e dei caricamenti che affliggevano l’originale. Per accedere alla nuova avventura contenuta in Dragon’s Dogma: Dark Arisendobbiamo recarci a Cassardis, la nostra città natia, dirigerci verso il molo e parlare con una misteriosa donna di nome Orla, un dialogo che ci permetterà di raggiungere la misteriosa isola di Nerabisso, scenario dell’intera espansione. Sono tuttavia necessarie delle prerogative, Orla compare solo di notte e gli sviluppatori suggeriscono di utilizzare personaggi non inferiori al cinquantesimo livello. I motivi risiedono nell’elevato livello di difficoltà proposto da Nerabisso, concepito proprio per accontentare gli smaniosi di sfide sempre più impegnative. Per tutti coloro che cominciano dall’inizio è consigliabile quindi affrontare prima l’avventura principale, anche se è possibile accedere comunque al contenuto aggiuntivo dopo alcune ore di giocato. Una volta arrivati a destinazione si nota immediatamente il timbro deciso per il nuovo contenuto, orientato verso atmosfere più lugubri e gotiche. Una scelta che apprezziamo proprio perché si distacca dalle atmosfere idilliache di Gransys. La realizzazione tecnica testimonia il periodo intercorso dall’uscita originale attraverso strutture più dettagliate ed evocative. L’isola è avvolta dall’oscurità, appena sbarcati ci troviamo di fronte a un minaccioso maniero che ricorda non poco i Castlevania di Konami e che nasconde una sconfinata area sotterranea piena di pericoli.

Dragon’s Dogma – Dark Arisen: Recensione, Data di Uscita e Prezzo

Obiettivi Xbox 360

Come scritto anche nel corpo della recensione, Dark Arisen non offre alcun obiettivo aggiuntivo rispetto a quelli già presenti in Dragon’s Dogma. Una scelta di Capcom criticabile e decisamente controcorrente.

Dragon’s Dogma – Dark Arisen Recensione Uscita

APPUNTAMENTO CON LA MORTE

Le citazioni non terminano qui, visto che uno dei nemici inediti che troviamo in Dark Arisen è proprio Death, la nera signora in poca carne, molte ossa e l’inseparabile falce, decisa a terminare prematuramente la nostra avventura. Come avevamo già avuto modo di provare nel preview code, questo potentissimo nemico è una sorta di boss persistente in grado di scatenare il panico a ogni apparizione. Particolarmente temibile si rivela la capacità di uccidere istantaneamente un pawn, una mossa anticipata dal bagliore bluastro della sua lanterna che deve servire da campanello di allarme al giocatore per richiamare a sè le pedine. Sconfiggere la morte non è un’operazione praticabile nelle prime ore di gioco, questo fatto unito alla caratteristica di comparire in momenti non prestabiliti tiene davvero alta la tensione, oltre al fatto che i pawn sono recuperabili solo dalla pietra di rinascita e la loro dipartita rischia di lasciarci in situazioni sconvenienti. Tuttavia siamo solo alla punta dell’iceberg, visto che il gigantesco dungeon accoglie molte altre creature realizzate per l’occasione da Capcom. Tra queste citiamo i ciclopi Gore, versioni potenziate di quelli che possiamo trovare lungo Gransys, muniti di una corazza che rende difficoltosa l’arrampicata per sconfiggerli, i vermi e i mangiauomini, fastidiosi mostri che possono scaturire dagli scrigni imponendo un’adeguata cautela alla ricerca dei tesori. Gli scontri si presentano davvero ostici, tanto da ricordare a più riprese un titolo che ormai ha fatto scuola in tal senso: Dark Souls. Sempre in termini di novità sono stati aggiunti dei nuovi anelli delle abilità e delle armi maledette decisamente potenti, ma che devono essere ripulite da Orla prima di poterle utilizzare, un’operazione che non vi farà rimpiangere i vari backtracking del caso. Da citare anche la presenza di un nuovo personaggio, Barroch, un Arisen molto esperto, funzionale al ruolo di negozio all’interno dell’avventura. Grazie ai suoi servigi possiamo gestire liberamente l’inventario, effettuare la compravendita degli oggetti e il cambio delle abilità. Come detto, il dungeon di Nerabisso offre una sfida più impegnativa rispetto al gioco base e la sua struttura agevola l’esplorazione degli ambienti, nonché le fughe al cospetto di nemici fuori dalla nostra portata. Il tutto garantisce una durata dalle quindici alle venti ore, a seconda del completamento delle quest secondarie, una quantità di materiale impressionante per un’espansione che contempla anche nuove abilità, armature e oggetti; ma non è finita qui. Dragon’s Dogma – Dark Arisen Recensione Uscita

IN FORMA PER L’ESTATE

Come precedentemente detto Dragon’s Dogma: Dark Arisen influenza anche l’avventura base, rappresentandone sostanzialmente una versione migliorata che va a coinvolgere anche il comparto grafico. Il menu e il brano iniziale sono nuovi di zecca, vengono offerte nuove personalizzazioni nella creazione dei personaggi e il motore è rinvigorito da apprezzabili limature grafiche grazie al pacchetto installabile. Anche i rallentamenti risultano enormemente ridimensionati e nella nostra build non abbiamo riscontrato traccia di tearing. Più importanti di tutti si rivelano i vari ritocchi effettuati al gameplay per rendere l’esperienza meno spigolosa rispetto a un anno fa, in primis la maggiore reperibilità dei cristalli per il teletrasporto rapido.Capcom ha quindi preso molto sul serio le critiche, inserendo tutta una serie di benefici che saranno principalmente apprezzati da chi comincia l’avventura dall’inizio. Per contro rimangono ancora limitazioni tecniche poco tollerabili, come l’impossibilità di nuotare, e l’odiosa presenza delle bande nere, rese probabilmente necessarie per non gravare eccessivamente sul motore proprietario MT Framework. L’area attiva risulta quindi ancora non sfruttata pienamente, con un fastidioso senso di costrizione che in qualche maniera inquina l’esperienza di gioco. Purtroppo sembra proprio che dovremo aspettare la prossima generazione per goderci un sequel a schermo intero. Ci ha lasciati particolarmente basiti anche la totale assenza di obiettivi extra per questa espansione, una dimostrazione di pigrizia da Capcom che non ci aspettavamo. La loro presenza avrebbe sicuramente garantito maggiore appeal al pacchetto, peccato. Dragon’s Dogma – Dark Arisen Recensione Uscita

Dragon’s Dogma: Dark Arisen, svelati i requisiti di sistema e la data di uscita

Alcune ore fa, i responsabili di casa Capcom hanno rilasciato in rete un nuovo trailercompletamente dedicato alla versione PC di Dragon’s Dogma: Dark Arisen, avventura particolarmente apprezzata dai videogiocatori che vedrà luce tra gli scaffali dei negozi specializzati a partire dal giorno 15 gennaio.

I possessori di PC potranno quindi decidere di far propria una copia del sopra citato titoli e lanciarsi in un universo in cui sarà necessario lasciarsi andare in missioni di ogni genere, il tutto scandito dalla presenza di diversi personaggi, location, sub-quest e molto altro ancora.

Capcom ha inoltre deciso di pubblicare in rete i requisiti di sistema richiesti, sia i minimi che i consigliati, di conseguenza potete valutare o meno l’acquisto di Dragon’s Dogma: Dark Arisen grazie alle specifiche riportate poco sotto. Dragon’s Dogma – Dark Arisen Recensione Uscita

Requisiti di sistema minimi:

  • OS: Windows Vista o superiore
  • Processore: Intel Core i5 660 CPU o equivalente
  • Memoria: 4 GB RAM
  • Scheda Video: Radeon HD 5870 o superiore
  • HD: 22 GB di spazio disponibile
  • Controller: Supporto ai controller Xbox 360, Xbox One, DualShock e Steam Controller.

Requisiti di sistema consigliati:

  • OS: Windows Vista o superiore
  • Processore: Intel Core i5 660 CPU o equivalente
  • Memoria: 8 GB RAM
  • Scheda Video: NVIDIA GeForce GTX 760 o superiore
  • HD: 22 GB di spazio disponibile
  • Controller: Supporto ai controller Xbox 360, Xbox One, DualShock e Steam Controller.

Dragon’s Dogma e Dark Souls sono due prodotti più simili di quanto si possa pensare. Tutti e due nascono da un’industria nipponica in profonda crisi creativa, fiaccata dall’iterazione dei soliti canoni artistici, stanca di riproporre con metodo temi e strutture talmente collaudate e identificative da essersi guadagnate addirittura una “J” di fronte al più generico acronimo RPG.
Alla disperata ricerca di una via di fuga, i team orientali hanno guardato -forse su “imbeccata” di sua maestà Monster Hunter – al canone artistico e ludico Europeo. In questa vivace e curiosa riscoperta di un Fantasy più classico, più cupo, più concreto e meno appariscente, è confluito per fortuna il modo di fare tipicamente nipponico: ovvero l’impegno per rivendicare un proprio carattere ludico, modellando un gameplay riconoscibile ed unico, e la focalizzazione richiesta al giocatore, incarnata dall’enorme difficoltà di Dark Souls e dall’abbacinante smisuratezza di Dragon’s Dogma.
Mentre del titolo From Software si prepara un sequel, l’apprezzatissimo Action RPG di Capcom torna sul mercato in una versione corretta e ampliata. Il Dark Arisen oggetto di questa recensione è infatti una sorta di riedizione proposta a prezzo budget, che oltre ad opportuni aggiustamenti al bilanciamento dell’esperienza, introduce una nuova area colma di quest, oggetti e nuovi nemici. Dragon’s Dogma – Dark Arisen Recensione Uscita

Revisioni

Chi non si è mai avvicinato prima d’ora al titolo Capcom, può correre aleggere la nostra Recensione per farsi un’idea di quelle che sono le dinamiche di base ed i punti forti della produzione.
Sostanzialmente i giocatori si troveranno di fronte ad un Action RPG bello denso, in cui saranno chiamati a gestire non solo la crescita del proprio eroe, ma anche le tre “pedine” che lo seguiranno, cercando di comporre un party ben assortito che sappia tener testa ai mostri che popolano il mondo di gioco. Nonostante gli inciampi legati ad un’azione non sempre leggibile, il control scheme complesso ma perfetto per il sistema ideato da Capcom, e soprattutto la profondità della struttura ruolistica, dipingono un prodotto intelligente e vario, che ha tenuto incollati alle console milioni di fan.
La qualità della produzione è sempre la stessa, quindi l’uscita di Dark Arisen può essere un’occasione ben ghiotta per portarsi a casa il cospicuo pacchetto, se siete sempre stati incuriositi ma non vi siete mai convinti a procedere all’acquisto.
Dragon’s Dogma – Dark Arisen Recensione Uscita
Ma se invece siete dei veterani, vale la pena acquistare quella che sembra soltanto un’espansione molto costosa?
In effetti la strategia commerciale seguita da Capcom non è proprio limpida, né pienamente comprensibile. Il fatto è che praticamente tutte le principali novità di Dark Arisen si dedicano a personaggi di alto livello, tanto che per accedere alla nuova area di gioco (Nerabisso) bisogna aver raggiunto il livello 50 (ma una decina di livelli in più, vedremo, faranno parecchio comodo).
Anche i “bonus” regalati a chi ha un file di salvataggio di Dragon’s Dogma nella propria console sono veramente ghiotti: centomila cristalli della faglia, fondamentali per reclutare pedine molto potenti, e soprattutto una pietra viaggiatore illimitata. Un oggetto, quest’ultimo, capace di modificare notevolmente i ritmi di gioco, superando uno dei problemi che più hanno infastidito i fan. Insomma: sembra quasi che Dark Arisen sia pensato per i giocatori già affezionati. Ma allora come mai non pubblicare gli aggiustamenti ed i contenuti extra sotto forma di espansione, imponendo un “prezzo di copertina” un po’ meno pesante?
Forse l’idea era proprio quella di attirare anche i neofiti (per loro l’acquisto di Dark Arisen è vivamente caldeggiato!), o forse sarebbe stato troppo complesso gestire le revisioni alla struttura portante, che comunque ci sono e si notano subito. Gli aggiustamenti al bilanciamento di armi ed oggetti sono opportune ed attente, e finalmente alcuni pezzi dell’equipaggiamento prima tutto sommato futili diventano fondamentali nell’economia di gioco. Il nuovo set di abilità per l’Arisen si integra al meglio con la struttura ruolistica e apre nuove possibilità, e la maggiore importanza attribuita ai punti faglia tratteggia una progressione meglio inquadrata.
Certo, è un peccato che tutte queste modifiche arrivino quando i veterani hanno già esplorato in lungo ed in largo il mondo di gioco, con un personaggio di livello altissimo: in pochi decideranno di ricominciare l’avventura dal principio, gettandosi semmai nel labirinto di Nerabisso. Dragon’s Dogma – Dark Arisen Recensione Uscita

Nerabisso

Il contenuto aggiuntivo di Dark Arisen funziona proprio come uno dei classici DLC di un qualsiasi RPG. Raggiunto il livello minimo per potervi accedere (in questo caso il cinquanta), potremo approdare sull’isola di Nerabissoparlando con Olra – un’ombra dalle sembianze di fanciulla che si materializzerà sul ponte di Cassardis. La bella ci chiederà di investigare su quanto sta accadendo sull’isola incantata, verso la quale verremo traghettati una volta accettata la missione. Sarà sempre possibile tornare indietro per completare quest in sospeso o racimolare esperienza extra; ma anche su Nerabisso, e fin dal principio, le cose da fare non mancheranno. Troveremo, ad esempio, una bacheca colma di incarichi secondari, NPC in grado di potenziare ulteriormente il nostro equipaggiamento (anche quello forgiato dalle Fiamme di Drago) e tanti, tantissimi segreti. Per ottenere nuovi materiali e scovare i più reconditi segreti ci metteremo frequentemente sulle tracce delle belve feroci che compongono quest’espansione. In gran parte si tratta di versioni potenziate di alcune delle creature che abbiamo già imparato a conoscere su Gransys, ma di tanto in tanto avremo a che fare con vere e proprie leggende. La Morte in persona, tanto per fare un esempio, è uno dei nemici tra i più ostici mai visti nella produzione Capcom, da sfidare soltanto con un party ben rodato. Come la Mietitrice tante altre spaventose creature popoleranno gli abissi di un gigantesco dungeon che fa da sfondo all’intera espansione. Alcuni nemici sono davvero titanici, e le ormai famose scalate in stile “Shadow of the Colossus” assumono finalmente dei tratti più epici e spettacolari che mai. Dragon’s Dogma – Dark Arisen Recensione Uscita

L’aumento della difficoltà, davvero proibitiva in certi frangenti, ed un’ambientazione cupa ed oppressiva, sembrano in qualche modo avvicinarsi ai canoni del già citato Dark Souls: l’intreccio di sozzi cunicoli in cui ci addentriamo è fiaccante, oscuro, tetro. Il colpo d’occhio, in ogni caso, non ne risente affatto: i creativi di Capcom hanno sapientemente saputo inserire diverse variazioni sul tema, offrendoci scorci paesaggistici mozzafiato come giardini e cascate sotterranee.
Le ultime novità riscontrate in Dark Arisen riguardano la parte tecnica della produzione. L’MT Framework diCapcom è apparso di questi ultimi tempi un motore un po’ stanco, e re-inserire nel tray della propria console Dragon’s Dogma, anche con il pacchetto texture HD contenuto in Dark Arisen, non cambia di molto questa percezione. Dobbiamo tuttavia ammettere che qualche piccolo miglioramento si percepisce: una maggior quantità di dettagli, particolari in qualche caso più nitidi e definiti ed in generale una gestione dell’illuminazione potenziata rispetto alla prestazione piuttosto scialba dell’edizione normale. Dragon’s Dogma – Dark Arisen Recensione Uscita

Grazie per aver letto Dragon’s Dogma – Dark Arisen: Recensione, Data di Uscita e Prezzo, spero questa recensione ti sia piaciuta!

Redazione Autore