I lettori della mia rubrica su Fasa già sapranno che il Nexus 6P (nome davvero poco sexy!) è il nuovo flagship di Google, un dispositivo per i veri appassionati di smartphone con OS Android che amano uno schermo di grandi dimensioni e con una batteria generosa; un gruppo di consumatori che il marketing ha etichettato come gli amanti del phablet e che non si preoccupano dell’usabilità del telefono con una mano poichè madre natura li ha dotati di mani grandi e di una presa da veri macho. Per queste persone Google ha sviluppato il Nexus 6P!
Da sempre il brand Nexus mi ha affascinato poichè la scelta di quel termine “collegamento” fin dall’origine l’ho trovata geniale: un collegamento tra Google e gli Oem e tra Google e noi utenti per mostrare lo stato dell’arte del SO Android. Google non ha mai spiegato l’origine del nome, ma come tutte le cose geniali non c’è bisogno di farlo perchè è meglio lasciarle all’immaginazione. Ovviamente quelli tra voi che hanno maggiore cultura informatica staranno pensando al romanzo di Philip K. Dick, Do Androids Dream of Electic Sheep, in cui il protagonista Rick Deckard ha il compito di eliminare un gruppo di androidi – Nexus-6 – molto simili agli essere umani. Quindi gli smartphone Nexus per astrazione hanno sempre rappresentato, per Google, quel punto di contatto tra esseri umani e Android.
A tale proposito, poco è cambiato nei cinque anni in cui Google ha sfornato i propri Nexus mediante i suoi partner OEM: HTC, Samsung, LG, Motorola ed infine Huawei.
La scelta di Huawei da parte di Google, non è di per sé sorprendente. L’azienda cinese si è seriamente distinta negli ultimi anni ed ha conquistato importanti mercati mondiali. Secondo IDC, la quota di mercato di Huawei (incluso il brand Honor) nel 2 ° trimestre di quest’anno è quasi il 9 per cento che la pone dopo Samsung e Apple al terzo posto tra i produttori di smartphone.
Se avete ancora in mente il Mate 7, P8 o il Mate S sappiate che Huawei ha saputo sfruttare quel know-how e sotto la guida sapiente di Google l’ha riversato tutto nel Nexus 6P tirando fuori un terminale innegabilmente chic capace di competere con i top di gamma di Samsung,Lg e Sony.
Display: peccato per la poca luminosità!
Huawei Nexus 6P ha un display da 5,7 pollici Amoled con risoluzione 2560 x 1440 pixel e 518 ppi. E’ uno schermo di ultima generazione Samsung, ma come luminosità e fedeltà cromatica è ben lontano dagli amoled con cui sono equipaggiati i modelli di punta Samsung per il 2015. Le caratteristiche che lo rendono un pannello di livello sono quelle tipiche degli Amoled (neri profondi, colori brillanti e buoni angoli di visuale), ma nel contempo ne eredita anche i difetti (colore grigio quando è spento, saturazione esagerata e luminosità non eccellente). Molti di questi difetti della tecnologia Amoled sono, attenuati o spariti, nel Super Amoled inserito da Samsung nel Note 5. Nexus 6P, come Nexus 5X, integra l’ambient display (ecco perché il LED è disattivato di default) che ci mostrerà in bianco e nero le notifiche alla ricezione o al primo movimento del telefono stesso risparmiando energia e consentendoci di interagire con esse in modo molto rapido.
Nel nostro test con luxometro corroborato dal software sviluppato dal mio amico François Simond (noto nel mondo hacker/modding come supercurio) abbiamo rilevato una luminanza media di 370 cd/m² con una percentuale di distribuzione della stessa pari al 92%. Gli unici due punti che fanno abbassare questa rilevazione sono in alto a destra (+8%) e in basso a sinistra (-8%). Coloro che ormai seguono la mia rubrica da tempo sanno che per me uno schermo è promosso se supera i 550 nits poichè questo valore garantisce una buona visibilità alla luce solare diretta. Nel caso del Nexus 6P questa appare solo discreta poichè i colori appaiono molto sbiaditi. Di solito questo tipo di pannello Samsung ha un’opzione per l’overboost della luminosità, se settato in modalità automatica e sotto una forte luce diretta, ma purtroppo nei nostri test non abbiamo individuato questa modalità.
Com’è visibile dal grafico i problemi sono evidenti nei verdi che sono distanti dal valore teorico.
Osservando la comparazione tra colori teorici (target) e quelli proposti dal Nexus (actual) si nota come il rosso e blu siano anch’essi troppo saturi. Ritengo questa una scelta precisa di Google perchè nell’opzione sviluppatore è stata inserita un’opzione SRGB che rende la riproduzione cromatica assolutamente più fedele.
Nelle immagini seguenti la differenza tra la configurazione standard e quella SRGB
- Visualizzazione standard
- Visualizzazione SRGB
La scala di grigi indica se un display ha un giusto equilibrio del bianco (bilanciamento tra rosso, verde e blu) tra i diversi livelli di grigio (da scuro a chiaro).
In questo caso il Delta E è buono e pari a 2,52.
Gli altri valori confermano la scelta di Google di proporre immagini tendenti ai colori scuri e con un punto di bianco molto caldo (vicino al giallo).
Inutile dirvi che grazie a kernel modificati è possibile tarare lo schermo come meglio si crede raggiungendo valori di assoluto rilievo. Tra i kernel a ciò adatti ci sentiamo di consigliarvi ElementalX. Di seguito due immagini dove ci siamo divertiti a ritarare il c.d. punto di bianco
- Colori standard
- Taratura del bianco
Batteria: discreto lavoro Google!
Il Nexus 6P utilizza una batteria da ben 3450 mAh.
Nel nostro solito test dove facciamo svolgere un solo compito allo smartphone fino a scaricarlo completamente, questi sono i valori raggiunti
Attività | Ore | Minuti |
---|---|---|
Conversazioni in 3G | 25 | 48 |
Navigazione web in 3G | 9 | 24 |
Navigazione web in wifi | 9 | 10 |
Visione video | 12 | 10 |
Ascolto musica | 16 | 12 |
Modalità stand-by (schermo spento, ma non in modalità aereo) | 82 | 30 |
Dai test appare evidente come lo schermo sia particolarmente desideroso di energia. Il test di durata di Pcmark e Geekbench confermano i risultati del nostro test. Se ad. es. con il Samsung Galaxy S6 il test Pcmark ci aveva dato una durata di 465 min questo terminale si ferma a 420 min. Appare pertanto possibile solo sfiorare le 4 ore di schermo acceso, ma non ricorrendo a kernel custom questa è stata la soglia media di durata nel nostro test di uso reale. Infine non stupiscano gli ottimi valori dei consumi in standby poichè su Android Marshmallow sono stati introdotti due nuove app: Doze e App Standby.
In particolare, Doze interviene laddove il dispositivo venga lasciato per un certo periodo con schermo spento e non in carica limitando l’accesso alla rete e riducendo la velocità della CPU impedendo, poi, la sincronizzazione dati delle app. Il sistema, infine, periodicamente, disabilita per brevi momenti questa modalità consentendo loro una veloce sincronizzazione o il completamento di alcuni task per rientrare nuovamente in modalità Doze.
L’App Standby, invece, consente di determinare se un’applicazione è in stato idle (inattiva). L’algoritmo decisionale è semplice, ma efficace poichè un’app è attiva quando:
- l’utente l’avvia o la utilizza attivamente;
- l’applicazione ha un processo attivo in primo piano o viene richiamata da un’altra app in foreground;
- l’applicazione genera notifiche visibili nella schermata di blocco o nella barra delle notifiche.
Grazie alla connessione USB di tipo C ed al caricabatteria a 3A possiamo ricaricare da 0 a 100 il nostro smartphone in 89 minuti. Non è possibile effettuare la ricarica wireless.
Interfaccia utente e funzionalità: all’insegna della fluidità!
Senza ombra di dubbio Android 6.0 Marshmallow è la versione più riuscita di android figlia di quell’accumulazione di trial&error che ha reso questo sistema operativo mobile amato da tantissimi utenti.
Nell’articolo che linkiamo subito sotto, il nostro Niccolò già ci aveva illustrato le principali novità della nuova build android e, pertanto, in questa sezione dell’analisi tecnica vogliamo dedicarci sulle funzionalità che condizionano l’esperienza d’uso del Nexus 6P.
Partiamo come sempre dalla schermata di blocco che ha subito poco modifiche rispetto a quella Lollipop, ma dalla quale è ora possibile ufficialmente sfruttare il sensore di impronte digitali posto sul retro. Huawei ha perfezionato il lettore biometrico già visto in altri suoi top di gamma ed effettivamente lo sblocco avviene nei 600ms (poco più di mezzo secondo) dichiarati da Google.
La rinnovata gestione dei permessi delle applicazioni è sicuramente la seconda cosa che salta all’occhio. Le prime fasi di configurazione e i nuovi programmi installati, vi mostreranno una serie di popup per dare il consenso o meno all’accesso ad alcune aree del telefono (contatti, memoria, sensori e simili). Un approccio molto iOS ma che migliora notevolmente la sicurezza. Inizialmente, per chi è abituato ad Android, potrebbero infastidire i popup che si presentano, ma dopo il primo giorno e la fase di assestamento l’esperienza d’uso non viene assolutamente pregiudicata.
Migliorata anche la funzione Ambient Display che Google aveva portato all’interno di Android Lollipop a beneficio del Nexus 6. In modo molto simile all’Active Display sui Motorola Moto X basterà toccare, muovere o sollevare il Nexus 6P per poter visualizzare le notifiche senza attivare tutto il display, ma accendendo solo i pixel effettivamente interessati nella visualizzazione dei messaggi non letti. Il sistema non solo si attiva con il movimento, ma mostra anche per qualche istante la notifica nel momento in cui questa arriva, senza comunque accendere tutto lo schermo. Nel Nexus 6P il meteo, la data e le relative notifiche sono brevemente visualizzate sullo schermo, offrendoci un rapido accesso ad esse, senza avere la necessità di accendere completamente il telefono.
L’app drawer è stato ridisegnato e ora è a sfondo bianco con scrolling verticale. Le applicazioni vengono ordinate alfabeticamente, ma è visibile una prima linea composta dalle 4 applicazioni più utilizzate che sono dunque di rapido accesso.
Il pannello di notifica rimane lo stesso visto in Lollipop ed integra anche il toggle rapido per la torcia e la condivisione video tramite Android TV o Chromecast.
Il Tuner UI Android Marshmallow è un sub–menu che normalmente non è visibile nell’elenco delle impostazioni standard. Abbassiamo quindi il menu notifiche (quello ove sono collocati i quick settings), e tappiamo per 5 secondi sull’ingranaggio in alto a destra dello schermo. Esso inizierà a girare: rilasciamo il dito nel menu’ impostazioni ed avremo la possibilità di personalizzare la batteria, barra di stato o le impostazioni veloci
Tutta l’interfaccia gira fluida a 64 bit e possiamo dire che sia davvero lag free.
Parte telefonica, rubrica e messaggistica: di primissimo livello!
L’applicazione Telefono ha subito piccole ed intelligenti ritocchi con gli indicatori scheda – al posto del testo – e con il ritorno delle icone. Passando al registro chiamate l’aspetto è diverso poichè sono state meglio divise le varie chiamate. Infine, il menu delle impostazioni della app è stato riorganizzato per consentire di trovare velocemente le opzioni di maggior interesse senza esser sepolti dai sottomenu di Lollipop.
La ricezione di questo terminale è un punto di forza. Il segnale è sempre stabile e non abbiamo ricevuto nelle nostre chiamate di prova nessun problema. L’audio in capsula non è però caldo ed è spostato sulle tonalità alte. Siamo ancora lontani dai livelli dell’audio in capsula di Sony se vogliamo rimanere nel mondo Android. Segnaliamo solo alti valori SAR.
Anche il segnale wifi è molto buono ed è comparabile a quello di altri terminali che abbiamo recensito con lo Snapdragon 810.
Nella tabella seguente i risultati del test della pressione sonora dell’altoparlante che pone il Nexus 6P in ottima posizione ovviamente in vivavoce funziona solo lo speaker in basso.
Test della pressione sonora degli altoparlanti | ||||
Test degli speaker | Voce (db) | Musica (db) | Suoneria (db) | Giudizio |
Apple iPhone 6 Plus | 66,07 | 64,06 | 66,02 | Sotto la media |
Apple iPhone 6 | 66,07 | 65,53 | 72,05 | Medio |
Samsung Galaxy S6 | 66,09 | 66,06 | 75,07 | Medio |
HTC One (M8) | 65,08 | 64,07 | 75,07 | Medio |
Lg G4 | 69,10 | 72,05 | 75,07 | Molto buono |
Oppo Find 7a | 71,03 | 72,05 | 75,07 | Molto buono |
Huawei P8 | 75,25 | 72,00 | 81,50 | Eccellente |
Samsung Note 5 | 75,25 | 72,00 | 78,20 | Eccellente |
Nexus 6P | 80,25 | 80,00 | 78,80 | Eccellente |
Vivo Xplay 3s | 93,5 | 98,5 | 101,50 | Eccellente |
Connettività e navigazione web: nulla da invidiare alla concorrenza!
Il Nexus 6P supporta le seguenti bande LTE: 1/ 2/3/4/5/7/12/13/17/20/25/26/29. Con il suo modem Qualcomm, lo smartphone è compatibile con le reti praticamente di tutto il mondo. Abbiamo, inoltre, AGPS con GLONASS, Bluetooth 4.2, wifi dual-band 802.11 a/b/g/n, e NFC. Gli unici due appunti sono la mancanza del protocollo ac nel comparto wifi e quella dell’Aptx per il miglior streaming della musica wifi. Noi non abbiamo avuto nessun problema al BT, ma per dovere di cronaca dobbiamo segnalare di moltissimi utente che avvertono disconnessioni random nel loro car stereo. La situazione sembra essersi quasi totalmente risolta con il rilascio di MM 6.0.1.
Chrome ha raggiunto un livello ottimo di maturità e su questo Nexus 6P gira senza alcuna incertezza.
Prestazioni: senza compromessi!
Huawei Nexus 6P ha finalmente un hardware in linea con i migliori top di gamma del mercato. E’ spinto da un potente processore Octa-core, il Qualcomm Snapdragon 810 con 4 core Coretex a53 a 1,55GHz e 4 Cortex a57 da 2.0 GHz. La GPU è l’Adreno 430 che garantisce prestazioni ottime nel gaming. La dotazione di RAM è generosa con i 3 GB e 32/64/128 GB di spazio d’archiviazione. I sensori presenti sono quello biometrico per le impronte digitali
che garantisce sicurezza e comodità, il sensore di luminosità e prossimità. Ci sono anche il barometro, l’accelerometro, il giroscopio e la bussola.
Multimedia: gioire solo a metà!
Questo terminale grazie al suo schermo e soprattutto ai suoi due speaker stereo è adatto alla visione dei video. Il volume di questi ultimi è uno dei più alti che abbiamo misurato e la loro qualità si avvicina molto a quella dei top di gamma HTC. L’unico appunto è una scarsa presenza di bassi.
Anche il nostro solito test conferma queste misurazioni. Nella prima parte del test la qualità è buona, ma è importante il crosstalk al momento dell’inserimento delle cuffie.
Test Audio assistito dal software RightMark Audio Analyzer | ||||||
Test | Risposta in frequenza | Rumore | Gamma dinamica | Distorsione armonica totale | Intermod.ne | Diafonia stereo |
Nexus 6P | -0.07 +0.04 | -91.4 | 90.3 | 0,0021 | 0.050 | -93.6 |
Nexus 6P (cuffie) | -0.13 +0.04 | -90.7 | 89.8 | 0,012 | 0.244 | -52.5 |
Fotocamera e videocamera
Il Nexus 6P monta per la prima volta come fotocamera posteriore un modulo Sony 12.3MPcon un’apertura di f/2.0. Il sensore Sony IMX377EQH5 era stato originariamente pensato per le videocamere e con pixel grandi 1,55 micron. L’idea è la medesima di HTC con il suo UltraPixel (da 2 micron) e cioè di catturare più luce per rendere le foto con scarsa luminosità meno rumorose. Questo sensore oltra a scattare foto a 12MP (4: 3) o 9MP (17: 9) è in grado di registrare video 4K, con impressionante, ripresa a rallentatore di 240fps. Il sensore può effettivamente registrare a 4K e 2K a 60 fotogrammi al secondo, ma deve scontrarsi con le limitazioni attuali del chipset Qualcomm che gli consente di andare solo fino a 30FPS. Tiene compagnia al sensore della fotocamera un sistema di messa a fuoco automatica laser e un flash a doppio led. La prima caratteristica dà vita ad un’ottima velocità di auto-focus, mentre la seconda caratteristica può venir utile in tutte quelle situazioni in cui la fonte di luce è insufficiente per la scena da fotografare. La fotocamera anteriore è da 8MP con una lentef/2.2.
Purtroppo l’app Fotocamera riflette il concetto di “punta e scatta” che Google ha voluto imprimere all’esperienza d’uso delle foto e che per fortuna non è ripresa da molti produttori che hanno sistemi manuali di scatto anche molto sofisticati.
Google Foto però ci consentirà l’upload illimitato, cloud automatico, galleria ben fatta e realizzazione di mini video automatici piacevoli (burst mode) oltre alla catalogazione e categorizzazione delle foto.
Le foto in diurna sono eccellenti, allo stesso livello di LG G4, dei vari Galaxy S6 e di Iphone 6/s/plus. L’unico appunto è che in giornate di tanto sole le foto hanno la tendenza ad esser sovraesposte. Per fortuna con l’uso dell’HDR+ (che purtroppo è ancora un po’ lento) la scenza tende ad avere finalmente quella coerenza cromatica che ci saremmo attesi da un top di gamma. In notturna, invece, il Nexus 6P non riesce a sfruttare appieno la grandezza i 1,55 micron nei pixel a causa dell’effetto congiunto di un troppo forte algoritmo di compressione ad alti iso e per la mancanza di stabilizzazione ottica, che ci porterà ad avere molto spesso foto mosse non appena i tempi salgono oltre 1/250 sec. In condizioni di luce, intermedie, invece la fotocamera tende ad essere nuovamente comparabile agli altri top di gamma. A mio avviso ad oggi questa fotocamera è globalmente superata solo dal Lumia 950, Lg V10, Galaxy Note 5 ed è paragonabile a Lg G4 e Galaxy S6 come resa complessiva.
Buoni i video che risultano stabilizzati grazie all’EIS che non lavora solo nei video 4K, così come gli altri top di gamma 2015, che da una mano sopratutto nelle riprese con poca luce. I risultati non sono comunque paragonabili a quelli di un’ottica stabilizzata in modo analogico. Nei video 4K abbiamo notato poi una messa a fuoco davvero lenta. Di rilievo la registrazione dell’audio in ambienti particolarmente rumorosi grazie ai 3 microfoni come si vede dai video seguenti.
Conclusioni
Banalizzando si potrebbe dire mai visto un nexus così! Chic, potente, fluido e con uno schermo finalmente degno di un top di gamma. E’ visibile in ogni particolare la cura che lo scolaretto “Huawei” al posto in ogni singolo dettaglio per non deludere il maestro buono “Google”. Cionondimeno qualche piccolo difetto gli fa perdere la terza piazza tra i miglior top di gamma del 2015: poca luminosità massima dello schermo ed audio in cuffia scarso. Gli amanti dei phablet e di android stock troveranno in questo terminale l’agognato paradiso e finalmente gli sviluppatori potranno con orgoglio estrarre dalla tasca il loro smartphone affermando fieri: signori è un Nexus ed è un gran smartphone!
Voto 8.5
Huawei Nexus 6P è disponibile online da Amazon Marketplace a 589 euro oppure da Unieuro a 649 euro.