Project Cars PC

Project Cars PC

C’è una passione che ha da sempre contraddistinto gli esseri umani: la velocità. Da quando ha inventato la ruota, l’uomo ha cercato di creare dei mezzi per andare sempre più veloce, per accorciare le distanze del mondo e, soprattutto, per provare un brivido. Perché – dai tempi di Ben Hur fino a quelli di Ayrton Senna – correre ci ha sempre fatto emozionare.
Sentire i 450 cavalli di un V8 che scalpitano nelle nostre viscere, però, non fa parte dellaquotidianità e l’automobilismo, in generale, è uno sport per pochi. Non sorprende, dunque, che vi siano tanti appassionati nel mondo disposti a investire il proprio tempo e il proprio denaro nella creazione di un surrogato, uno strumento che sia in grado – almeno in parte – di ricostruire le emozioni della pista. Project CARS è un gioco che nasce proprio da questo, dalla passione di un vasto gruppo di maniaci dei motori sotto la guida di un talentuoso team di sviluppo, Slightly Mad Studios.
Dopo una gestazione a dir poco travagliata, il progetto ha finalmente preso forma. Domani Project CARS sarà consegnato alla community che lo ha sostenuto per tutto questo tempo, e noi abbiamo avuto la fortuna di poterlo giocare con qualche giorno di anticipo.
Come in pista
Il nodo gordiano di Project CARS si riscontra nell’aspetto simulativo. Questo gioco è nato come simulazione, e come tale è stato plasmato per offrire un profondo livello di verosimiglianza delle auto e del loro comportamento sull’asfalto. Non ci vogliono che pochi istanti per capire quanto questa caratteristica sia centrale: Project CARS consente al giocatore di agire su ogni minimo dettaglio dell’assetto, delle caratteristichedella corsa e delle condizioni della pista, con risultati che si ripercuotono nel gioco in maniera vistosa. In breve, ogni azione compiuta dal giocatore in fase preparatoria influenza l’handling delle auto, e le condizioni della corsa obbligano il pilota a modificare profondamente il proprio stile di guida. Nel corso della gara le gomme si deteriorano, la pista si sporca e ad ogni giro il controllo dell’auto subisce dei cambiamenti. La curva che due o tre giri prima avevate affrontato in quarta a gas spalancato si fa lentamente più impervia e vi costringe a mantenere un altissimo livello di concentrazione. Dovete imparare ad “ascoltare” l’auto, a comprenderne i comportamenti e a capire come reagire con prontezza ad ogni minimo segno di perdita di controllo. Project CARS è un titolo che mette a dura prova i vostri nervi, il vostro cervello e che può provocarvi una forte stanchezza fisica. Non vi troverete sballottati dai G laterali di una curva presa con troppa veemenza, ma dopo 24 giri nel circuito Indy di Brands Hatch le vostre braccia saranno indolenzite e avrete bisogno di prendere una pausa. Come un vero pilota.
Nonostante Project CARS sia pensato per offrire un elevato livello di simulazione, siamo rimasti enormemente sorpresi dalla grande scalabilità di questo aspetto. All’inizio del gioco ci vengono offerti tre preset, che spaziano dalla guida più arcade passando per una guida intermedia, per terminare sulla guida da professionista. Vi potrà sembrare una bestemmia, ma a livello semi-pro non solo siamo riusciti a giocare con un pad, ma ci siamo anche divertiti ritrovando parte di quel feeling provato poche ore prima al massimo della difficoltà e con i polsi ancora doloranti per un force feedback troppo violento sul nostro volante. Vi è un chiaro intento da parte di Slighltly Mad Studios di aprirsi a un pubblico più vasto di quello dei corsaioli videogiocatori, e una tale scalabilità ha fatto in modo di accontentare davvero tutti. Certo, chi arriva da un’esperienza arcade potrebbe restare traumatizzato dalla fisica più realistica anche ai livelli di difficoltà più accessibili, ma in generale non si prova quella fastidiosa sensazione di essere al volante di un drago sputafuoco ingovernabile anche quando si sta guidando una Renault Megane. Con un po’ di buonsenso e con gli aiuti offerti dal gioco, insomma, si può superare indenni il primo violento impatto con il mondo dellasimulazione di guida.
Tanti contenuti
Se siete amanti del single player, Project CARS vi offre una corposa carriera con tre diversi obiettivi. Potete scegliere se diventare un eroe partendo da zero, per guadagnarsi fama, prestigio e auto sempre più impegnative nel corso delle stagioni. In alternativa, è possibile giocare nel ruolo del campione e difendere il proprio titolo. O ancora, si può cercare di diventare un pilota versatile, dimostrando di essere il più forte in tre diverse discipline. Gli sviluppatori hanno pensato di contenere il grinding presente in innumerevoli giochi di auto offrendo sin da subito tutti i veicoli al giocatore. Persino nella carriera Become a Legend, che ci pone nei panni di un signor nessuno, non è necessario partire dai kart: se desiderate partire con qualche cavallo in più, potete scegliere una classe maggiore e iniziare la vostra carriera da lì. Anche in questo campo, dunque, Slightly Mad Studios ha scelto di concedere carta bianca al giocatore, permettendogli di plasmare l’esperienza single player che più deisdera.
Va sottolineato che la carriera è estremamente curata, ed è accompagnata da una sorta di divertente parodia di Twitter che ci mostra i commenti dei nostri fan in tempo reale, oltre alle notizie della stampa e alle lettere della nostra squadra, del nostro manager e di eventuali team interessati a farci firmare un contratto.
Completa l’offerta single player una modalità corsa libera che ci consente di personalizzare la gara in ogni particolare e, in definitiva, si rivela uno strumento fondamentale per apprendere le piste e le auto disponibili nel gioco.
Restando in tema di giocatore singolo, è necessario parlare della buona qualità dell’intelligenza artificiale. Completamente scalabile, ad alti livelli di difficoltà diventa davvero difficile tenere testa ai piloti più veloci, e in generale abbiamo notato con piacere che molte auto controllate dalla CPU tendono ad osare, a spingersi oltre i propri limiti e a sbagliare, peccando solo di eccessiva correttezza in alcuni frangenti. Vi capiterà di trovare auto di traverso, di venire presi a sportellate o di assistere a comportamenti particolarmente realistici, senza però mai trovarsi di fronte ad avversari realmente fastidiosi. Project CARS vi farà riscoprire la gioia di arrivare sesti dopo essere partiti in decima posizione dalla griglia di partenza, in una lunga lotta per il quinto posto durata per tre giri. Anche in una sconfitta, questo gioco vi permetterà di apprezzare le vostre doti di pilota.
Una parola, infine, sul sistema di collisioni: migliorato in maniera vistosa rispetto alle build dello scorso anno, l’auto si comporta in maniera positivamente prevedibile di fronte a un impatto. Non aspettatevi auto in mille pezzi: per i consueti problemi di licenza, la distruttibilità dei veicoli ha grossi limiti. Il sistema dei danni, tuttavia, è molto realistico e ci è capitato in più di un’occasione di parcheggiare a bordo pista per un guasto meccanico o per un fuorigiri che ha fatto letteralmente esplodere il motore.
Per quanto concerne il multiplayer, sia esso simmetrico o asimmetrico, al momento non possiamo che spendere appena poche parole. I server dedicati saranno infatti attivati al momento del lancio del gioco, così come le classifiche online, le gare a tempo contro i fantasmi di altri giocatori e le sfide giornaliere. In ogni caso, nelle partite multiplayer che abbiamo svolto si è notata una grande correttezza dei partecipanti e una importante modifica nel codice del gioco, che diventa molto più severo con chi ha una guida troppo aggressiva e con chi, in generale, cerca di rovinare la festa agli altri. Speriamo che quando il gioco si aprirà al grande pubblico questo sistema sappia contenere chi si lancerà nel multiplayer di Project CARS convinto di giocare a Burnout e che, in generale, la community sappia mantenere lo stesso livello di sportività visto in questa fase iniziale. Tutto sommato, siamo fiduciosi.
Il parco veicoli e la quantità di location presenti nel gioco è più che buono. Parliamo di 31 circuiti, molti dei quali presentano diverse variazioni, e 65 vetture, quasi tutte ben distinte fra loro. Il modello di guida di ciascuna vettura è realizzato con cura, e non vi sono auto che si guidano allo stesso modo, persino quelle più simili fra loro. Molte auto presenti nel gioco sono realizzate su licenza e curate in ogni minimo particolare, ma vi è anche un certo numero di vetture realizzate dalla community in corso d’opera e inserite nel gioco finale: avremmo certamente gradito qualche licenza in più e qualche auto più accattivante di quelle presenti. In generale, vi è un numero eccessivo di prototipi (ben 11) e mancano all’appello molti marchi di grande prestigio. Ma, per la varietà dei modelli di guida proposti, possiamo ritenerci soddisfatti. Infine, manca un vero editor delle livree e dei colori delle auto, una mancanza a cui, almeno su PC, dovrebbe venire incontro Steam Workshop e la grande community dietro a questo progetto.
Guardando il tramonto
Tutto questo è realizzato con una grafica incantevole. In questi lunghi mesi di sviluppo il team ha rifinito Project CARS per renderlo un gioco davvero splendido, capace di offrire alcuni scorci eccellenti e di emozionare con le sue piste. Il ciclo giorno e notte e il meteo, che può essere regolato per cambiare durante la corsa o, addirittura, per seguire le reali condizioni della pista scaricate da internet, permettono una resa grafica davvero mozzafiato. Le auto, come detto, sono molto curate negli interni e negli esterni e il sonoro dei motori non ha mancato di causarci qualche brivido. Se potete, giocate con un ottimo paio di cuffie sulle orecchie: anche con l’audio ovattato della visuale che simula la vista interna dal casco avrete la possibilità di godere del suono dei vostri motori.

Redazione Autore