Radeon R9 Fury X Scheda tecnica Recensione

Recensione Radeon R9 Fury X: prestazioni della prima scheda video AMD con memoria HBM

Nei giorni scorsi abbiamo segnalato, con questa notizia, i potenziali problemi che possono sorgere per AMD con riferimento al sistema di raffreddamento a liquido abbinato alla propria scheda videoRadeon R9 Fury X, attuale proposta top di gamma sviluppata dall’azienda americana. Il kit è basato su un prodotto Cooler Master, azienda che da tempo è impegnata in una controversia legale con Asetek per la violazione di alcuni brevetti di quest’ultima legati proprio a sistemi di raffreddamento di tipo integrato.

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Giunge da AMD una risposta ufficiale a riguardo, qui di seguito riportata:

“We are aware that Asetek has sued Cooler Master. While we defer to Cooler Master regarding the details of the litigation, we understand that the jury in that case did not find that the Cooler Master heat sink currently used with the Radeon Fury X infringed any of Asetek’s patents.”

L’azienda americana è a conoscenza della causa intentata da Asetek verso CoolerMaster, ma sostiene che il sistema di raffreddamento utilizzato dalla scheda Radeon Fury X sia tra quelli sviluppati da Cooler Master che sono stati indicati dalla giuria come basati su proprietà intellettuali di Asetek. Vero è che quanto segnalato dalla giuria non indichi specificamente il sistema di raffreddamento Cooler Master utilizzato nelle schede Radeon Fury X, ma non si può per questo motivo escludere che vi possa essere in futuro un intervento a riguardo da parte di Asetek.

Quello che è certo è che per il momento AMD continuerà a proporre le schede Radeon R9 Fury X sul mercato attraverso i propri partner; ricordiamo come queste soluzioni siano tutte identiche tra di loro, essendo basate sullo stesso reference design e differenziandosi solo per la componente grafica presente sulla confezione.

Introduzione

È passato oltre un anno da quando AMD ha presentato la Radeon R9 295X2, una scheda di fascia “ultra high end” con due GPU Hawaii su un solo PCB. A differenza della Radeon HD 6990 e della HD 7990, quella scheda era raffreddata piuttosto bene. Il segreto del successo? Un sistema di raffreddamento a liquido ad anello chiuso. Un grande radiatore e una ventola da 120 mm che soffiava via il calore dalla parte posteriore del case.

radeon r9 fury x top

Una combinazione che non creava troppo rumore e permetteva anche di overcloccare le due GPU oltre le frequenze raggiungibili con una Radeon R9 290X. Cosa ancora migliore, il prezzo: 1350 euro al debutto, più della metà di una GTX Titan Z, una scheda che occupava tre slot e con diversi compromessi per funzionare con un raffreddamento ad aria.

Abbiamo ammirato quanto fatto da AMD con la Radeon R9 295X2, ma nel tempo e con l’arrivo di schede video Nvidia GeForce a singola GPU più veloci, la 295X2 è diventata più che altro una dimostrazione di forza bruta, più che di efficienza. Nel frattempo il prezzo della scheda dual-GPU è sceso sensibilmente, a circa 750 euro – un affare per chiunque non tema le dimensioni della scheda e lo stato, talvolta frustrante, del supporto CrossFire.

radeon r9 fury x blown up

AMD fa un tuffo nel passato

La Radeon R9 Fury X nasce con lo stesso DNA, con l’architettura Graphics Core Next nel cuore e un sistema a liquido per allontanare il calore dalla grande GPU Fiji. È una scheda video a singola GPU, quindi non necessita un circuito stampato particolarmente lungo. Piuttosto la Fury X è la prima scheda video di AMD con HBM, un nuovo tipo di memoria ad alto bandwidth. Ce ne sono quattro 4 GB, in totale, con die impilati su un interposer di silicio. I chip di memoria sono proprio accanto alla GPU Fiji.

Schede video
Prodotto Radeon R9 Fury X GeForce GTX 980 Ti GeForce GTX Titan X GeForce GTX 980 Radeon R9 290X
Processo produttivo 28 nm 28nm 28nm 28nm 28nm
Transistor GPU 8,9 miliardi 8 miliardi 8 miliardi 5,2 miliardi 6,2 miliardi
Freq. GPU 1050 MHz 1000MHz 1000MHz 1126MHz Fino a 1GHz
Shader 4096 2816 3072 2048 2816
Unità texture 256 176 192 128 176
Texture fillrate 268,8 GT/s 176 GT/s 192 GT/s 172.8 GT/s 176 GT/s
ROPs 64 96 96 64 64
Pixel fillrate 67,2 GP/s 96 GP/s 96 GP/s 72 GP/s 64 GP/s
Bus 1024 bit 384 bit 384 bit 256 bit 512 bit
Memoria 4GB HBM 6GB GDDR5 12GB GDDR5 4GB GDDR5 4GB GDDR5
Transfer rate memoria 1 GT/s 7 GT/s 7 GT/s 7 GT/s 5 GT/s
Bandwidth memoria 512 GB/s 336.5 GB/s 336.5 GB/s 224.4 GB/s 320 GB/s
TDP 275W 250W 250W 165W 250W

AMD promette che le risorse del chip grafico, 4096 stream processor, unitamente a un bandwidth di memoria senza precedenti costituiscono una scheda video capace di battere la GeForce GTX 980 Ti (venduta a un prezzo simile).

La famiglia di schede era composta dalle soluzioni Rage Pro, Rage 128 Pro e Rage Fury MAXX. Quest’ultima era una scheda con due GPU su un solo PCB. Ed è proprio il marchio Fury, sinonimo di potenza incontrollata, a fare il suo ritorno.

AMD Radeon R9 Fury X – recensione

AMD ci sta portando in una nuova, eccitante era della tecnologia grafica, in cui la memoria ultra-veloce è collegata direttamente con il core permettendo prestazioni migliori, consumi più efficienti e una nuova serie di schede grafiche dalle dimensioni ridotte. La Radeon R9 Fury X è la prima GPU con questa tecnologia ad arrivare sul mercato, e AMD dichiara che sia la scheda grafica a chip singolo più veloce, un titolo detenuto attualmente dalla Titan X da 12GB di Nvidia. La realtà è che la Fury X è un affascinante prodotto di prima generazione con molti punti a favore, ma in termini di prestazioni sia Titan X che GTX 980 sono generalmente più veloci e versatili.

Come sempre sono le prestazioni a contare, e l’incapacità di AMD di restare competitiva a tutti i livelli con il chip GM 200 di Nvidia sui nostri benchmark non è incoraggiante, ma è bello vedere che il design di dissipazione reference della serie 200 sia ormai un ricordo del passato. La Fury X è costruita con materiali di qualità belli da vedere e toccare, e la natura compatta della scheda da 7.5” è notevole: una meraviglia dell’integrazione. Il lavoro svolto da AMD sul dissipatore ad acqua reference della Radeon R9 295X2 è stato rifinito per la Fury X, che vanta un suo sistema molto più silenzioso dei dissipatori reference Nvidia, pur se accompagnato da una costante tonalità alta che presumiamo provenire dalla pompa. Nello spazio di test è stato leggermente fastidioso, ma speriamo che si riveli un problema più sopportabile con la scheda installata in un case decente.

I confronti con dissipatori aftermarket decenti sono interessanti: la ventola non è silenziosa quando è ben utilizzata, e tutto il sistema non è più silenzioso del dissipatore MSI che abbiamo recentemente visto sulla R9 390X. La differenza sta nel fatto che il radiatore è montato sul case per spingere l’aria calda direttamente all’esterno, un’operazione che i prodotti third-party affidano al flusso d’aria del case.

L’estetica è completata dal logo rosso Radeon a LED, insieme a una serie di luci che danno un’idea approssimativa del carico di calcolo della GPU. Altre funzioni includono uno switch dual-BIOS (ci sono due BIOS, uno dei quali riscrivibile), e l’alimentazione è fornita da due attacchi a otto pin da allacciare all’alimentatore. Le porte comprendono tre DisplayPort e una HDMI 1.4a. Sembra che la fine delle porte DVI sia vicina.

Di solito questa è la parte della recensione in cui ci facciamo un’idea delle capacità della GPU utilizzandola per far girare Crysis 3 a risoluzione e frequenza d’aggiornamento nativi dello schermo. La Fury X è apparentemente rivolta al gaming a 4K, ma la realtà è che le più recenti GPU di fascia alta sono molto più adatte al gameplay a 1440p e ciò presenta un piccolo problema: lo vedremo più avanti nella recensione, ma la Fury X dà il meglio (ed è più competitiva) a 4K. La nostra soluzione? Eseguire il test su Crysis 3 sia a 1440p che a 4K con Fury X e GTX 980 Ti. È una fortuna che la nostra soluzione d’acquisizione a 4K e 60Hz tramite DisplayPort 1.2 sia arrivata giusto in tempo per l’occasione.

È bene tenere a mente che i 4K sono un incremento quadruplo di pixel count rispetto ai 1080p, e di 2,25 volte sui 1440p. Utilizzare queste risoluzioni a impostazioni massime è inutile: qualcosa deve essere sacrificato, quindi a UHD siamo passati dalle impostazioni very high di Crysis 3 a quelle high. Ciò ha ridotto enormemente il carico sulla GPU. Come accade spesso quando le impostazioni ultra vengono abbassate di un livello, l’impatto sulla qualità dell’immagine è limitato e quasi sempre impercettibile nel corso del gameplay. Abbiamo aggiunto ai test anche la GTX 980 Ti, utilizzata con le stesse impostazioni.

Il risultato finale? Beh, i 60fps non possono essere sostenuti con questa combinazione di risoluzione e impostazioni, ma la scheda che si avvicina di più a farlo è la GTX 980 Ti. Abbiamo dovuto abbassare le impostazioni a livello medio per sostenere un frame-rate vicino ai 60fps a 4K, e ciò suggerisce che neanche la ultime GPU dispongano della potenza necessaria per supportare l’Ultra-HD e un gameplay abbastanza veloce da eguagliare il tipico aggiornamento a 60Hz.

Fury X e GTX 980 Ti a confronto in Crysis 3. Abbiamo tentato di mantenere i 60fps a 1440p con impostazioni very high, e a 4K con impostazioni high, senza riuscirci sempre.

Crysis 3 Gameplay con V-Sync R9 Fury X 1440p GTX 980 Ti 1440p R9 Fury X 4K GTX 980 Ti 4K
Frame-Rate minimo 40.0fps 44.0fps 28.0fps 30.0fps
Fotogrammi perduti (su un totale di 18650) 1141 (6.12%) 624 (3.35%) 5320 (28.53%) 3626 (19.44%)

Ma questo è solo un singolo gioco. Per farci un’idea delle capacità della Fury X su titoli più moderni, abbiamo eseguito altri benchmark montando la scheda su un sistema dotato di Core i7 4790K overclockato a 4.6GHz e con 16GB di memoria DDR3 a 1600MHz DDR3 e SSD Crucial. Di solito cominciamo i test da 1080p e aumentiamo poi la risoluzione, ma l’approccio più logico stavolta è di partire dai 4K, in cui AMD è più competitiva. Come fatto per Crysis 3 a 4K, abbiamo abbassato le impostazioni di un livello rispetto al massimo disponibile.

La scheda AMD si è rivelata in vantaggio in quattro giochi su nove. Tre di essi (Ryse, Far Cry e L’Ombra di Mordor) non sono una sorpresa. Questi titoli sembrano girare sempre più velocemente su hardware AMD (sospettiamo si tratti dell’ottimizzazione per l’architettura GCN delle console). Giochi come The Witcher 3 e Call of Duty mostrano solo un piccolo vantaggio per Nvidia, ma in Battlefield 4 la 980 Ti prende il largo, dominando di un margine di oltre il 19%.

Una volta calcolato l’overclocking, la GTX 980 Ti recupera terreno in tutti i test, aumentando il proprio margine di vantaggio o avvicinandosi di molto ai titoli su cui è l’hardware di AMD a essere in vantaggio. Abbiamo potuto aggiungere 200MHz alla velocità di clock del core e 400MHz a quella della RAM sulla scheda di Nvidia, più stabile nei nostri test di overclock. La Fury Xnon ha overclock di memoria (AMD dice che non avrebbe senso, anche se fosse possibile) ma dovrebbe essere possibile aumentare la velocità del core di 90-100MHz in molti titoli. La scheda, comunque, ha fallito regolarmente i nostri stress test, e siamo riusciti a stabilizzarla a 1113MHz (un boost del 6% tramite AMD Overdrive), appena 63MHz in più rispetto al valore di base.

3840×2160 (4K) R9 390X GTX 980 Titan X GTX 980 Ti GTX 980 Ti OC R9 Fury X R9 Fury X OC
The Witcher 3, High, HairWorks Off, AA Custom 29.1 27.7 37.5 36.9 40.7 36.2 37.6
Battlefield 4, High, Post-AA 44.5 46.8 61.3 61.0 69.6 51.0 52.5
Crysis 3, High, SMAA 40.2 39.0 52.4 52.5 59.7 49.2 51.1
Assassin’s Creed Unity, Very High, FXAA 22.7 21.8 27.4 26.5 29.0 25.3 26.7
Far Cry 4, Very High, SMAA 44.4 36.1 46.7 47.1 50.9 50.5 50.5
COD Advanced Warfare, Impostazioni Console, FXAA 76.4 72.0 90.8 86.9 96.9 85.3 88.0
Ryse: Son of Rome, Normal, SMAA 37.8 31.5 42.2 41.7 45.6 44.0 45.7
Shadow of Mordor, High, Texture High, FXAA 50.1 42.4 54.8 54.8 59.7 55.5 57.1
Tomb Raider, Ultra, FXAA 51.4 47.1 64.6 61.3 66.0 63.9 66.8

In base al nostro test iniziale su Crysis 3, sembra che la risoluzione 2560×1440, e non i 4K, a essere l’ambiente forse più naturale per questa nuova serie di GPU di fascia alta. Far girare il titolo di Crytek a impostazioni massime a 60fps quasi costanti è un ottimo risultato: possiamo utilizzare le impostazioni ultra non adatte ai 4K, e calibrare strategicamente il livello qualitativo dei titoli che non eguagliano la frequenza d’aggiornamento di 60Hz del monitor per aumentare il frame-rate senza perdere troppo quanto a qualità dell’immagine.

Diventa subito ovvio che la competitività della Fury X comincia a traballare. La scheda batte la 980 Ti in solo due dei titoli provati, di un utile 4,6% su Far Cry 4 ma solo dello 0,3% su Ryse, un valore che può rientrare nel margine d’errore. L’Ombra di Mordor, Assassin’s Creed Unity e Crysis 3 mostrano risultati abbastanza simili tra le due schede, con la GTX 980 Ti tra i 4 e i 6 punti percentuale più veloce rispetto alla sfidante AMD. The Witcher 3, Battlefield 4 e Advanced Warfare sono però più veloci almeno del 17% sull’hardware di Nvidia.

Il valore affascinante sta nei risultati prodotti dall’overclocking della scheda Nvidia. L’incremento sulla GTX 980 Ti è spettacolare, mentre dal lato AMD i vantaggi sono minimi e nel caso di Assassin’s Creed Unity si verifica anche un leggero calo, che comunque rientra nel margine d’errore. Come vedrete nelle prove a 1080p, la Fury X sembra perdere di competitività man mano che si scende di risoluzione dai 4K.

 

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