Teclast X98 Pro: la recensione

Mettiamola così: Teclast X98 Pro è l’ultima delle dimostrazioni che ci confermano quanto un dispositivo riuscito, un device progettato e concretizzato nel verso giusto, sia un insieme di cose e mai un unico aspetto. Non basta avere un ottimo hardware e non è sufficiente l’ultimo software disponibile. Non è una buona idea nemmeno puntare tutto sul prezzo di listino.

Serve equilibrio, almeno in percentuale dominante, per dare senso di soddisfazione, per far accettare certi compromessi, per fare in modo che questo o quel prodotto diano l’idea di essere stati coccolati in primis dall’azienda e poi da chi ha speso soldi per acquistarli.

Ecco, Teclast X98 Pro, il tablet Dual OS protagonista di questa 3° puntata di Presa Diretta – la nuova rubrica per coprire in maniera essenziale certi prodotti – non è stato amato al punto giusto da chi l’ha messo in vendita. E’ un prodotto grezzo, poco affinato, buono per qualità costruttiva con telaio in alluminio e prepotente nella componentistica con 4 GB di RAM, 64 GB di eMMC, schermo 264 PPI e soprattutto CPU Atom x5 Cherry Trail, ma con troppi compromessi da accettare.

 Scheda tecnica Teclast X98 Pro (K9C6)
  • CPU: Intel Atom X5-Z8500 (Cherry Trail T4 Z8500) Quad Core 2.24GHz
  • GPU: Intel HD Gen8, 12 EUs, 600 Mhz
  • RAM + ROM: 4GB LPDDR3 + 64 GB eMMC
  • Display: 9.7 pollici 2048 x 1536 QXGA IPS
  • Batteria 30 Wh 3.8V circa 8000mAh
  • Wireless: Bluetooth 4.0 / WiFi N 2.4 GHz
  • Porte: microUSB OTG, microSD, microHDMI
  • Camere: 5 MP posteriore, 2 MP frontale
  • Dual OS: Windows 10 + Android 5.1 Lollipop

Il primo è Android. Questa versione internazionale del tablet (codice K9C6) arriva con unaROM stock di Lollipop 5.1 abbinata a Windows 10 Home. Risiede in 20 GB e arriva con iservizi Google già abilitati. Ma è ai limiti del decente per la dotazione software pre-installata, con una ventina di apps cinesi da rimuovere manualmente e icone schiacciate sulla task per adattarsi ai 4:3 dello schermo.

Inoltre trasmette quella spiacevole sensazione di precarietà, come se qualcuno ci avesse messo le mani prima di voi, tanto che alla fine non mi sono nemmeno fidato di aggiungere il mio account Google per fare i test. Ve la sto dicendo facile, ma ci sono altri bug di usabilità in questa versione di Android. Se proprio pensate di averne bisogno lasciatela pure – con un po’ di pratica si lascia usare – ma non datele nulla in affidamento.

Il secondo compromesso è l’autonomia. O, meglio, la gestione energetica. Una batteria da 30 Wh e 3.8V si avvicina molto agli 8000 mAh ma alla resa dei conti non supera le 5 ore nel mio test web con schermo al 50% e navigazione single-tab continua. Ok il display Retina, ok qualche milliwatt che scappa a certi componenti perché altrimenti non staremo a parlare di un tablet da 200 euro ma di uno da 400 euro. Ma 5 ore sono poche per una piattaforma hardware che ha un SoC da 2 watt di SDP e che conta su una batteria tanto capiente.

Teclast X98 Pro
Atom X5-Z8500
Acer Switch 10E
Atom Z3735F
Asus T300Chi
Core M 5Y71
Autonomia 4:45 9:25 5:32
Batteria 7894 mAh 8060 mAh 4120 mAh
Temp Max SoC 86°C 65°C 88°C
CrystalDisk Mark 127/72 MB/s 144/84 MB/s 476/267 MB/s
GeekBench 3 963/3061 787/2200 2226/3803
HandBrake 1:27 1:53 0:50

Handbrake: conversione MTS 30 sec con valori default. Autonomia: riproduzione web continua WiFi schermo 50%.

Ammetto di averlo smontato proprio per controllare questo valore. Il draining in standby(Connected Standby attivo) è alto, poco meno del 3% ora. Dalla sera alla mattina perdete un buon 30% di carica.

Il discorso è il solito: mancano ottimizzazioni. Un Asus T100HA (sì, la recensione è in arrivo) con medesimo hardware e batteria simile supera le 11 ore durante lo stesso test; le ultime 2 sono fatte in modalità risparmio energetico, d’accordo, il suo display è un misero 1280×800 pixel, ok, ma è più del doppio e con tastiera dock connessa. Ed faccio a meno di parlarvi di quelle 3/4 volte in cui Teclast X98 Pro si è spento prima della scarica completa. Da quel che leggo online non è un problema del mio esemplare.

Per chiudere: cosa funziona bene?

Le temperature. Il SoC non arriva mai a 90°C, non va mai in throttling quindi sfrutta bene tutto il suo potenziale, la GPU Gen 8 con i suoi 12 EU riesce a staccare la concorrenza pari-watt sia nei benchmark sia nella resa di tutti i giorni. X98 Pro decodifica via hardware i file H.265 1080p, esce a 23/24/25/29/30/50/60 Hz da microHDMI quindi si presta all’uso da media center. Va bene per Youtube 1080P e lo streaming online. Con 4 GB di RAM e una partizione da 33 GB, non c’è l’ansia delle prestazioni.

La navigazione multi-scheda è davvero buona, la memoria eMMC neanche scadente, la dotazione di porte permette di collegarlo a tastiera, mouse e schermo esterno per farne una postazione da vacanza, secondaria, di emergenza. Insomma, quando si fa usare, tanto male non è. E soprattutto conta su uno schermo davvero luminoso e saturo per quanto privo di laminazione da top da top di gamma.

Ma la mia lista dei difetti è molto più lunga di quella dei pregi, le noie sono più rilevanti delle facoltà, e se 2 anni fa avrei volentieri chiuso un occhio su certe questioni pur di premiare la crescita del mercato, adesso non si può. Potete comprare Teclast X98 Pro da Gearbest a meno di 200 euro (codice sconto X98PRO15 per risparmiare qualcosa) se avete compreso quanto scritto poco sopra e cercate semplicemente un hardware già assemblato e pronto all’uso. Ma non aspettatevi niente di più.

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