Wiko Fever: la Recensione e Prezzo

Wiko Fever: la Recensione e Prezzo

Oggi vedremo Wiko Fever: la Recensione e Prezzo

Presentato in occasione di IFA 2015, Wiko Fever è finalmente arrivato sul mercato. Si tratta di uno smartphone molto atteso e in grado di coniugare una scheda tecnica davvero interessante ad un prezzo decisamente accessibile visto i 199€ di listino, potenzialmente scontabili con offerte nelle prossime settimane o mesi. Ma come sempre, sopratutto quanto di parla di Android, la scheda tecnica basta a dire best buy? Scopriamolo nella recensione completa:

 Wiko Fever: la Recensione e Prezzo

Wiko Fever: la Recensione e Prezzo

Hardware, Materiali ed Ergonomia:

 Wiko Fever: la Recensione e Prezzo

Wiko Fever è un prodotto basato su processore MediaTek MT6753, uin Octa Core a 64-bit caratterizzato da Cortex-A53 e un buon compromesso tra potenza e prestazioni in questo segmento di mercato. A fare la differenza sono i 3GB di RAm che permettono di lasciare la maggior parte delle app aperte e rendendo Fever molto reattivo e veloce sopratutto nel passaggio tra un programma e un altro. Compelta la dotazione una memopria da 16GB, microSD, dual sim e ovviamente una GPU Mali T720 che fa bene il suo lavoro pur non essendo sicuramente molto potente.

  • Dimensioni: 73.8 x 148 x 8.3 mm
  • Peso: 143 g
  • SoC: MediaTek MT6753
  • CPU: ARM Cortex-A53, 1300 MHz, Numero di core: 8
  • GPU: ARM Mali-T720 MP3, 700 MHz, Numero di core: 3
  • Memoria RAM: 3 GB, 800 MHz
  • Memoria interna: 16 GB
  • Schede di memoria: microSD
  • Display: 5.2 pollici, IPS, 1080 x 1920 pixel
  • Batteria: 2900 mAh
  • Sitema operativo: Android 5.1 Lollipop
  • Fotocamera: 13MP con flash + 5MP con Flash
  • Scheda SIM: Micro-SIM
  • Wi-Fi: b, g, n, Wi-Fi Hotspot
  • USB: 2.0, Micro USB
  • Bluetooth: 4.0
  • Navigazione: GPS, A-GPS

Fever è inoltre costruito bene, non ha un feeling Premium ma è comunque compatto e robusto. La back cover si stacca ma è ben salda e ha un effetto simil pelle. Migliora molto il grip ma non lo apprezzo personalmente e lo trovo “fuori moda”. L’ergonomia è ottima anche grazie a dimensioni contenute e ad un peso di 143 grammi in linea con le caratteristiche generali.

Display:

COn un pannello IPS da 5,2 pollici, Fever incarna alla perfezione lo smartphone dimensionalmente equilibrato, con un bello schermo, una risoluzione adeguata e una qualitàeccellente. Angoli ampi di visione, visibilità in esterna che non crea problemi, sensore di luminosità che lavora bene e un piccolo led di stato che ci permette di capire se abbiamo notifiche non lette.

Il vetro anteriore ha poi una buona protezione oleofobica e un effetto 2.5D molto piacevole anche se in realtà non c’è una vera curvatura sui bordi. Bene anche il Touch screen, sempre preciso e reattivo e che fa coppia perfetta con la riproduzione dei colori. Nulla di sparato, non è un Amoled, ma comunque gradevole e con Miravision si può lavorare sulla temperatura, saturazione e preset diversi per adattare lo schermo ai nostri gusti.

Insomma, bene Wiko. Piccolo appunto per la mancanza del doppio tap per risvegliare lo schermo, sarebbe stato comodo. presente nelle impostazioni di sveglia intelligente nell’ultima voce.

Batteria, Audio e Ricezione:

Wiko Fever se la cava molto bene anche per autonomia e parte radio. I 2900mAh permettono di arrivare a sera, dopocena, senza reali rinunce e fa davvero piacere vedere come Lollipop sia stato ottimizzato. Sembra quasi di avere Doze di Marshmallow visti i consumi in standby molto scarsi e un’ottima progressione del calo dell’autonomia senza “picchi” in praticamente tutte le situazioni.

Inoltre il telefono scalda davvero poco e solo con Periscope si inizia a sentire un leggero calore posteriore ma nulla di problematico. Presenti piccoli accorgimenti per il risparmio energetico che permettono di creare un buon mix nelle situazioni dove la batteria è scarsa ma abbiamo bisogno ancora di ore di lavoro.

Audio meno brillante invece. In capsula auricolare il volume non è altissimo ma la chiamata ha un buon suono con un’equalizzazione gradevole tra bassi e alti. Lo speaker invece tende a privilegiare gli alti tagliando i bassi e se per la riproduzione multimediale il volume è buono, in vivacoce la qualità è meno apprezzabile.

Bene invece ricezione e gestione Dual SIM. La prima vede la presenza dell’LTE che prende bene e commuta velocemente il segnale. inoltre abbiamo un aggancio immediato con le reti Wi-Fi anche se può capitare che siano necessari un paio di minuti se si esce e rientra da una zona coperta da una rete prima che venga riagganciata. Bluetooth nessun problema da segnalare e GPS che non ha dato problemi anche tra palazzi alti.

Per quanto riguarda il Dual SIM Mediatek insegna e la gestione delle due numerazioni è completa, ben fatta nelle impostazioni e integrata perfettamente nelle app SMS e chiamate.

Software:

Wiko Fever nasce con Lollipop 5.1 e ha già ricevuto due update da quando lo stiamo provando. Un prodotto che in questa fascia di prezzo potrebbe andare bene come essere un fallimento. Fortunatamente Fever riprende tutto il buono dei Wiko 2015 e interfaccia, sistema e reattività sono davvero ottimi.

Il launcher non è forse la parte più riuscita ma se siete un minimo smanettoni, Google Launcher porterà l’esperienza ai livelli dei Nexus e se volete “sperimentare” con Nova e un icon pack ammodernerete il vostro smartphone. La griglia della home risulta infatti poco “densa” e le icone sono decisamente grande ma Wiko e i produttori cercano di accontentare tutti e Android da massima libertà a chi sa cosa installare.

Diversi i programmi installati, alcuni fortunatamente removibili e nessun problema con la memoria. I 16GB interni potrebbero essere sufficienti ma con una micro SD potrete tranquillamente installare tutto nella memoria esterna grazie alla possibilità di impostarla come archivio di massa predefinito.

 Wiko Fever: la Recensione e Prezzo

Parlando poi di reattività, nulla da dire. Sebbene il processore non sia un top gamma, l’apertura delle app è piuttosto rapida e con 3GB di RAM, se non chiuderete tutto o premerete quella “maledetta” icona di pulizia che vi cancella tutte le app aperte e i recenti appena la cliccherete (dho!), avrete sempre tutto a portate di click con un multitasking che funziona, davvero!.

L’esperienza internet è affidata a Chrome e stupisce vedere come anche più tab aperti non vengano ricaricati nel tempo. Segno di un ottimo lavoro nella gestione delle risorse. Fluida, veloce, senza impuntamenti e problemi, la fruizione dei contenuti web non ha appunti e il display Full HD aiuta a vedere benissimo testi di ogni dimensione.

Ci sono poi alcune app Wiko da segnalare per backup, gestione gesture, sblocco del display con la voce, personalizzazioni Mediateck generali e una buona Radio FM.

Fotocamera e Multimedia:

Veniamo ora alla parte che più mi ha stupito di questo telefono: la Fotocamera. Prima di tutto la qualità generale è buona considerando il prezzo. La definizione c’è e il rumore è contenuto. Il Flash inoltre illumina molto bene di notte ma… potreste avere molte foto con effetto scia visto che tra messa a fuoco e scatto può passare l’istante perfetto.

Il problema è che non si ha un’ottica di qualità e sia nelle foto, sia nei video, si nota un po’ di difficoltà generale. Perdonabile in questa fascia di prezzo ma un peccato visto che… il software è una bomba.

 Wiko Fever: la Recensione e Prezzo
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Come vedete dalle immagini sopra, l’interfaccia fotocamera non solo è molto completa, ma in modalità professionale sfrutta praticamente tutte le caratteristiche APi di Lollipop. una UI simile ai Lumia, selettori ad arco e veramente opzioni infinite, sfuocato compreso.

Considerando il lavoro fatto lato software, che anche top gamma non sempre hanno, è un peccato avere un’ottica non particolarmente buona. Inoltre la sensazione è che il processore fatichi un pio’ a gestire la risoluzione massima in foto e video. Speriamo in aggiornamenti migliorativi anche se già adesso, per 199€, difficile pretendere altro.

 Wiko Fever: la Recensione e Prezzo
 Wiko Fever: la Recensione e Prezzo

Video che invece non convincono per l’audio. Raffreddore a parte, il suono è ovattato e molto chiuso.

Infine la parte multimediale. Wiko ha personalizzato l’app Galleria e video con una buona UI e implementazione. Nulla di troppo moderno o material ma almeno è qualcosa in più rispetto alle app stock mediatek stile Ice Cream Sandwich. Meno bene graficamente il lettore musicale ma per tutte queste app nel Play Store trovate centinaia di alternative valide. Piacevole comunque il popup per i video.

Buono anche il reparto Gaming che con la Mali-T720 permette di giocare a praticamente tutti i principali titoli, senza dettagli al massimo ma con un buon frame rate e comunque con una giocabilità che vi permetterà di divertirvi.

Conclusioni:

Wiko Fever ha mantenuto la promessa. Un prodotto equilibrato, gradevole, completo (ok senza NFC) con un prezzo di lancio eccezionale e con pochi veri difetti. Difficilmente chi lo comprerà non ne rimarrà soddisfatto e potenzialmente con Android 6.0 potrebbe migliorare ancora, sperando che arrivi. La fotocamera è potenzialmente una bomba per il software ma i risultati potrebbero essere migliori. Ottima la stabilità, crash assenti nelle nostre prove e rapporto qualità prezzo da 9 abbondante.

Ah! dimenticavo. Non sono riuscito in alcun modo a farvi vedere la fluorescenza della scocca. Il modello nero ha infatti la parte fluorescente verniciata in “nero” e quindi coperta maggiormente rispetto al modello bianco. In pratica se siete al buoio totale e guardate bene, noterete una leggera luminescenza ma anche con telecamere o reflex catturarla è un’impresa. Se volete “brillare” di notte, il bianco lo vedrete sicuramente meglio.

Grazie per aver letto questa Recensione su Wiko Fever: la Recensione e Prezzo

Redazione Autore