ZTE Axon Elite: l’analisi tecnica

ZTE Axon Elite è il top di gamma che l’azienda cinese ha deciso di portare nel vecchio continente. In Cina, infatti, la linea Axon prevede uno schermo QHD e non ha il lettore di impronte digitali. La configurazione scelta per l’Europa è, dunque, la seguente:

  • Schermo: 5,5” full HD
  • CPU: Qualcomm Snapdragon 810
  • RAM: 3 GB
  • Memoria interna: 32 GB espandibili tramite microSD
  • Fotocamera posteriore: 13 megapixel +2 megapixel duo camera, con f/1.8 e registrazione in 4K
  • Fotocamera frontale: 8 megapixel
  • Batteria: 3.000 mAh con Qualcomm Quick Charge 2.0
  • OS: Android 5.0.2 Lollipop con MiFavor 3.2

Come potete osservare l’hardware è di assoluto livello e, pertanto, abbiamo ricevuto, da Gearbeast.com, uno dei primi esemplari di vendita, ma abbiamo atteso il firmware B02 prima di scrivere la nostra analisi tecnica poichè il primo firmware era pieno zeppo di bug e con una traduzione in italiano davvero incerta e manchevole in più punti. Purtroppo la situazione è migliorata di poco con la B02 e, come vedremo nella nostra analisi tecnica, è davvero un peccato che ZTE non abbia posto, sul terminale europeo, la stessa cura software che, invece, ha posto sul modello cinese il quale ha già ricevuto 18 aggiornamenti software e, da qualche giorno, una beta molto bella diAandroid 6.0.

Display: quando l’occhio inganna!

ZTE ha dotato l’Axon Elite di un display LC-IPS da 5,5 pollici. La risoluzione nativa è1920×1080 pixel, che si traduce in una buona densità di pixel pari a 401 PPI. Il display ha un rivestimento anti-microbico ed è protetto da un vetro Gorilla Glass 3. Buonissima la sensazione del touchscreen sempre molto preciso.

Schermo al microscopio digitale

Da questa recensione, per i nostri test video useremo un nuovo software sviluppato dal mio amico François Simond (noto nel mondo hacker/modding come SUPERCURIO) che promette la migliore precisione possibile in fase di acquisizione dei dati hardware.

La luminanza media del display è molto elevata a quasi 523 cd/m² con un’ottima distribuzione della stessa pari al 90%. Uno svantaggio del pannello è l’elevato valore del nero di 0,61cd/mq.

Luminanza

Il contrasto si avvicina solo alla soglia di 1000:1 dichiarata dal produttore e sul nostro device si ferma a 854:1. Onestamente questo valore è tra i più bassi misurati tra i top di gamma. Il quadro che se ne ricava è quello di colori soggettivamente ricchi, ma con i neri che virano verso il grigio scuro. Troverete due opzioni nelle impostazioni per regolare la saturazione (naturale, colorato, splendida) e la temperatura di colore (controllo a scorrimento) in base alle proprie preferenze, ma la situazione cambia di poco.

Per i più curiosi e tecnici in basso le immagini elaborate con il software HCFR. Come è visibile i colori sono davvero imprecisi con una netta predominanza del colore blu. Buono, invece, ilGamma di 2,16 vicino al valore teorico del 2,2..

In definitiva, l’analisi tecnica evidenzia un pannello molto luminoso, ma con colori imprecisi, c’è un però, senza l’analisi tecnica l’occhio verrebbe ingannato perchè la resa generale è davvero molto buona e potrebbe ingannare un profano.

Batteria: nella media, ma?

Il telefono ha una batteria di 3.000 mAh non rimovibile. Questa è una capacità simile ad altri top di gamma, ma la risoluzione più bassa aiuta a domare i consumi e gli sprechi del Soc. Dovreste arrivare senza problemi a cena con un uso moderato. Nel nostro test, le performance peggiori ci sono state nel gaming che ha fatto calare vistosamente la batteria, mentre ha mostrato un’ottima resistenza allo streaming video, navigazione web e chiamate. Il tallone d’achille è, però, il consumo a riposo. Il kernel deve avere qualche problema poichè il terminale quasi mai va in deep sleep poichè molteplici processi lo tengono attivo. In sintesi, se non siete giocatori incalliti resterete però soddisfatti della durata dello smartphone e non comprenderete il perchè di questo giudizio. Pieno il supporto alla ricarica rapida Quick Charge 2.0.

Test della Batteria
Attività Ore Minuti
Conversazioni in 3G 21 25
Navigazione web in 3G 7 30
Navigazione web in wifi 7 45
Visione video 9 10
Ascolto musica 18 40
Modalità stand-by (schermo spento, ma non in modalità aereo) 66 25

Interfaccia utente e funzionalità: esperimento fallito!

Il sistema operativo dell’Axon è Android stock 5.0.2, ma il produttore cinese utilizza una propria interfaccia utente personalizzata: MiFavor 3.2. Il launcher in tipico stile cinese non ha la possibilità di ordinare le app, ma è tuttavia possibile creare cartelle. È possibile modificare rapidamente tutto il launcher con uno swipe dal basso, in questo caso potremmo modificare gli sfondi, le icone, gli effetti di transizione e le animazioni. Non c’è la possibilità di usare dei temi. Il produttore ha deciso di passare il prossimo mese ad Android 6.0, ma mentre le tempistiche sono certe per il modello cinese (A2015) per quello europeo (A2016) l’azienda, dopo nostre svariate sollecitazioni, si è trincerata dietro un generico tra “marzo e giugno 2016”.

Ben fatti alcuni strumenti ZTE (Bachup/Restore, ActiveShare e Mi-Assistant) e non male le due applicazioni preinstallate di default: AccuWeather e WPS Office.Il Mi-Assistant èparticolarmente utile in quanto può rapidamente ripulire il sistema e la memoria. E’ possibile, infine creare un ambiente privato, bloccare le applicazioni singole o controllare lo smartphone di virus.

Nel complesso, il sistema ha funzionato molto bene durante la nostra recensione, abbiamo appena incontrato alcuni problemi quando abbiamo installato l’app PCMark, più in particolare alcuni FC dovuti al download di file necessari per quest’applicazione. Lo smartphone, poi, si è piantato con la scritta AXON su schermo nero ed ha riavviato la UI. Non abbiamo avuto problemi con altre applicazioni, quindi questo è probabilmente un caso isolato.

Lo smartphone può essere sbloccato con lo scanner di impronte digitali sul retro, il riconoscimento vocale o la scansione dell’iride. Il lettore di impronte digitali sul retro lascia l’impressione migliore, poiché lavora in maniera molto affidabile e veloce. Un tentativo non riuscito viene indicato con una vibrazione rapida. Il riconoscimento vocale, invece, non ha funzionato bene nonostante la sessione d’apprendimento. Da una mia statistica il tasso di successo con la mia voce è del 20%. La scansione dell’iride, invece, ha avuto un tasso di successo del 70%, ma è molto complessa da utilizzare e scomoda poichè bisogna abbassare una tendina nel menu’ di sblocco e procedere al riconoscimento. Se tutto va bene nessun problema, ma se non riconosce bisogna ripetere la procedura ex novo. Per me questa è una valida modalità di sblocco solo se lasciamo il terminale incustodito per lungo tempo o per stupire gli amici .

Parte telefonica, rubrica e messaggistica: ineccepibile!

L’applicazione telefono non offre sorprese ed ha una grafica pulita e funzionale. Peccato per la lingua italiana non perfettamente tradotta e non presente in tutti i menu. Da questa applicazione è possibile accedere facilmente ai contatti, gruppi e messaggi. È possibile utilizzare impostazioni diverse per le due SIM-card.

Non abbiamo notato problemi durante le chiamate se non la stranezza di una capsula audio spostata tutta sulla destra (cosa che vi farà piacere se siete abituati ad appoggiare il telefono all’orecchio sinistro, ma molto fastidioso per chi come me lo avvicina all’orecchio destro). Il nostro interlocutore di riferimento nel 20% delle telefonate ha notato un costante rumore di fondo. Buono il vivavoce anche se le registrazioni effettuate in questa modalità soffrono del medesimo rumore di fondo.

Dual Sim

Il segnale WIFi è discreto e qui una comparazione con il Note 5 . Come si vede a distanze brevi-medie il wifi del Note 5 scarica quasi il doppio dei dati rispetto all’Axon.

Segnale in Wi-Fi
Distanza dal router/Smartphone meno di <1 mt 10 mt 20 mt
Samsung Note 5 -44 dBm; 866 Mbps -70 dBm; 585 Mbps -80 dBm; 45Mbps
Zte Axon Elite -52 dBm; 430 Mbps -75 dBm; 300 Mbps -85 dBm; 40 Mbps

Nella tabella seguente i risultati del test della pressione sonora dell’altoparlante che pone L’Axon in posizione eccellente anche grazie alle sue suonerie fortissime.

Test della pressione sonora degli altoparlanti
Test degli speaker Voce (db) Musica (db) Suoneria (db) Giudizio
Apple iPhone 6 Plus 66,07 64,06 66,02 Sotto la media
Apple iPhone 6 66,07 65,53 72,05 Medio
Sony Xperia Z3 69,03 65,05 67,10 Medio
Samsung Galaxy S5 66,09 66,06 75,07 Medio
HTC One (M8) 65,08 64,07 75,07 Medio
Lg G4 69,10 72,05 75,07 Molto buono
Oppo Find 7a 71,03 72,05 75,07 Molto buono
Meizu Mx4 pro 71,60 70,15 78,20 Eccellente
Meizu Mx4 74,00 71,50 80,00 Eccellente
Oneplus One 75,25 71,03 81,00 Eccellente
Samsung Note 4 75,05 72,03 81,50 Eccellente
Huawei P8 75,25 72,00 81,50 Eccellente
Axon Elite 85,75 79,50 89,50 Eccellente
Vivo Xplay 3s 93,5 98,5 101,50 Eccellente

Connettività e navigazione web: strane lacune rispetto alla concorrenza!

L’Axon racchiude davvero un set importante di connessioni. Il modem è Cat. 6 per la connettività LTE con supporto per velocità di download fino a 300 Mbps (upload fino a 50 Mbps) mentre su reti HSPA, si otterrà una velocità massima di download di 42Mbps (in upload 5,76 Mbps).

Il Wi-Fi ha il 802.11ac del tipo dual band 2,4 GHz e 5 GHz. Anche il GPS (con A-GPS/GLONASS) è fulmineo con un fix a freddo dopo appena 2 secondi, ma è poco preciso (errore di circa 8 metri).

Anche se lo Snapdragon 810 ha il BT 4.1 la nostra unità si connette col protocollo 4.0, manca il codec apt-X (LE Smart Ready) per una migliore streaming audio.

Stranamente, ZTE ha scelto di non inserire il sensore IR per il controllo remoto degli elettrodomestici e, personalmente, questa la ritengo una pecca poichè l’implementazione di questa funzione sugli smartphone Nubia (dello stesso produttore) è una delle migliori sul mercato.

Oltre al consueto 3,5 mm jack stereo, c’è una porta micro-USB, ma supporta solo lo standard USB 2.0 che riconosce bene lo standard USB-OTG. MHL o SlimPort non sono supportati e si può usare solo Google cast per il collegamento a un televisore. Per lo scambio di dati tra due smartphone Android e per i pagamenti elettronici, vi è un chip NFC e Android Beam. Francamente ci saremmo aspettati di più da un dispositivo di punta della ZTE.

Prestazioni: senza compromessi!

​Come si addice ad un top di gamma, l’Axon Elite è equipaggiato con componenti molto potenti. Qualcomm Snapdragon 810 non è un Soc ormai nuovo, ma è ancora uno dei chip più veloci così come la GPU Adreno 430. Il SoC è accompagnato da 3 GB di RAM e 32 GB di memoria interna. Se lo spazio libero all’avvio di 23 GB non è sufficiente, è possibile espanderlo fino a 128 GB tramite microSD card. In questo caso, solo una SIM card può essere utilizzata perché lo slot Micro è uno slot combinato. Le applicazioni possono essere trasferiti alla scheda SD dopo l’installazione, se lo supportano.

La memoria interna ha una capacità di 32 GB (eMMC) e si comporta bene nei benchmark. I risultati sequenziali di 200 MB / s (lettura) e 110 MB / s (scrittura), rispettivamente, sono però sufficienti solo per collocare questo smartphone nella media. I soliti problemi software ci hanno limitato anche nel trasferimento dati della nostra MicroSD card di test che se ben capace di raggiungere prestazioni in lettura/scrittura di 85 e 50 MB/s si è fermata a 50 MB/s (Lettura) e 15 MB/s (Scrittura).

Principali Benchmark

Abbiamo già detto che il chip grafico Adreno 430 di Qualcomm è una delle GPU più veloci sul mercato. I giochi attuali non sono quindi una grande sfida per questo smartphone, e la situazione non dovrebbe cambiare nel prossimo futuro. Anche i giochi impegnativi come “Modern Combat” e “Asfalt 8” possono essere riprodotti senza problemi. I sensori di posizione e il touchscreen funzionano perfettamente e non ha influenzato l’esperienza di gioco. È necessario assicurarsi che la porta Micro-USB sia rivolta verso il lato destro quando si gioca in modalità orizzontale, altrimenti si può facilmente coprire l’altoparlante con la mano. E’ proprio l’altoparlante a fornire una grande esperienza di gioco poco come vedremo nei test successivi ha un volume tra i più alti.

Lo Snapdragon 810 è noto per esser “una testa calda”, poichè dal lontano Flex 2 di Lg quasi tutti i produttori hanno avuto difficoltà con le temperature. Zte ha fatto un buon lavoro poichè le temperature medie alte e basse sono rispettivamente di 31,5 e 29,0°C . La parte superiore dello smartphone, in particolare, si scalda sotto carico, ma con una temperatura massima di 38,8°C dissipando però velocemente tutto il calore sull’intera superficie dello smartphone.

Come è la situazione all’interno dello smartphone? Usiamo il test GFXBench per verificare se il SoC può mantenere le sue prestazioni sotto carico sostenuto. Il test T-Rex è ripetuto trenta volte, mentre l’applicazione registra le prestazioni e la temperatura. Il SoC inizia a balbettare dopo circa 15 ripetute. Le temperature sono ancora molto alto, e ciò ci suggerisce una gestione della temperatura piuttosto difensiva impostata nel governor del kernel. Le performance possono quindi degradare durante le sessioni di gioco prolungate, ma le prestazioni del chip unite alla buona dissipazione del calore generale mi fanno dire che non dovrebbero esserci problemi con i giochi attuali.

Multimedia: audio notevole!

L’Axon è equipaggiato con un DAC AK4490 a 32-bit, che supporta frequenze di campionamento fino a 192 kHz, dispone di cinque filtri digitali, e la tecnologia di AKM “Velvet Sound”. Questo è accoppiato con un codec AK 4961, che offre quattro canali ADC differenziali a 24-bit che operano fino a 96 kHz registrazione.

Questi i numeri sulla carta, ma vediamo se il nostro test audio conferma le specifiche del produttore.

Nella prima parte del test la qualità è davvero impressionante ed anche quando abbiamo inserito le nostre cuffie di prova il crosstalk il risultato è stato buono con la sola eccezione del crosstalk.

Test Audio assistito dal software RightMark Audio Analyzer
Test Risposta in frequenza Rumore Gamma dinamica Distorsione armonica totale Intermod.ne Diafonia stereo
Zte Axon Elite -0.85 +0.04 -94.0 93.8 0,0011 0.0066 -96.0
Zte Axon Elite (cuffie) -0.87 +0.05 -94.2 94.1 0,0020 0.0063 -48.0
Galaxy Note 5 -0.01 +0.05 -93.7 93.6 0,0024 0.0076 -94.8
Galaxy Note 5 (cuffie) -0.05 +0.02 -93.4 93.3 0,0023 0.035 -84.0
Lg G4 -0.07 +0.04 -93.4 93.3 0,0021 0.050 -92.6
Lg G4 (cuffie) -0.13 +0.04 -91.4 91.8 0,012 0.244 -50.5
Huawei P8 -0.05 +0.04 -95.4 94.5 0,0012 0.012 -94.5
Huawei P8 (cuffie) -0.06 +0.03 -94.3 91.2 0,0011 0.039 -79,5
Meizu Mx4 -0.60, +0.04 -95.8 95.7 0,0045 0,013 -96.5
Meizu Mx4 (cuffie) -0.60, +0.05 -91.2 91.2 0,0019 0,067 -67.9
Finalmente buone notizie anche per l’uscita cuffie. I valori di output misurati consentiranno di pilotare discretamente anche cuffie con medio-alta impedenza.

Fotocamera e videocamera: buone performance

Nella parte anteriore dell’Axon Elite è da 8 MP per conformarsi alla moda attuale dei selfie. La risoluzione massima è di 3264 x 1836 pixel, con una qualità delle immagini nella media. I colori, infatti, sembrano vivaci, ma i dettagli non sono veramente nitidi anche in condizioni di buona illuminazione. Notevole il rumore di fondo in condizioni di luce scarsa in quanto manca il flash anteriore.

Nel retro ci sono due fotocamere poichè quella principale da 13 MP è accompagnata da una fotocamera 2 MP. Quest’ultima dovrebbe acquisire informazioni aggiuntive (stile HTC), che dovrebbe essere utilizzata per la post-produzione o l’elaborazione di effetti speciali. In particolare, a trarne sono le foto in modalità Bokeh, in cui lo sfondo è sfocato e l’attenzione si concentra sul motivo reale.

La risoluzione è limitata a circa 9MP (4096×2304 pixel), in modalità automatica, poichè la risoluzione massima di 13 MP (4096×3072) è disponibile solo in modalità manuale. Il software della fotocamera offre molteplici impostazioni, compreso il valore ISO, la velocità dell’otturatore o l’esposizione. La modalità manuale però, ha bisogno di più tempo per scattare una foto rispetto alla modalità automatica. Purtroppo, non vi è alcuna possibilità di memorizzazione di immagini e video sulla scheda SD. E’ questa è l’ennesima limitazione software di questo smartphone.

Dalle prove effettuate emerge come la fotocamera abbia la tendenza a scattare in automatico con ISO completamente errati e questo può dar vita, in maniera del tutto casuale, a foto dai colori sbiaditi. Altre volte, invece, i colori sono vividi e solo ai bordi delle foto notiamo una perdita di dettaglio.

La fotocamera posteriore in grado di registrare video in risoluzione 4K (2160p) a 30 fotogrammi al secondo, e non ci sono restrizioni (come sugli ultimo Sony) a causa dei problemi di temperatura. L’area accanto alla fotocamera diventa leggermente calda, ma questo è tutto!. È anche possibile scattare foto durante la registrazione, anche se queste sono solo degli screenshot del video con una risoluzione di 3840×2160 pixel.

Andando a spigolare tra le impostazioni video è possibile imbattersi in una funzione davvero utile: il blocco della messa a fuoco. Questo evita effetti spiacevoli (c.d. effetto barca) che possono accadere quando la fotocamera tenta di mette a fuoco continuamente. I benefici saranno evidenti soprattutto con soggetti che si muovono velocemente. La qualità dell’immagine lascia una buona impressione quando l’illuminazione è sufficiente: i colori sono vividi e movimenti veloci non sono un grosso problema. Tuttavia, ancora una volta, v’è un rumore fastidioso dell’immagine in condizioni di scarsa illuminazione.

Tra le altre impostazioni software, è possibile scegliere la risoluzione, la frequenza di aggiornamento (50/60 Hz) e impostare un intervallo per la funzione time-lapse. Lo slow-motion è nascosto nei menu’, ma sono possibili registrazioni a 720p a 120 fotogrammi al secondo.

È possibile, infine, girare video 1080p con la fotocamera anteriore, e ancora una volta, la qualità è gradevole in buone condizioni di luce, ma degrada in maniera assurda al crepuscolo.

Modding: lasciate perdere!

Gearbest.com ci ha fornito il sample di questa prova e ci ha chiesto di verificare se davvero il terminale non potesse ricevere una recovery custom (es. TWRP) ed il root.

Già in un precedente articolo vi avevamo presentato il nostro lavoro, ma dopo il nostro uso di due settimane ed avendo provato a flashare di tutto posso dirvi senza tema di smentita che purtroppo il modello A2016 non ha una grande community e ZTE è refrattaria a qualsiasi tipo di modding. E’ davvero un peccato perchè il modello cinese A2015 ha un buon sviluppo Rom ed è sempre aggiornato settimanalmente dalla casa madre.

Poichè alcuni utenti del nostro forum avevano il terminale in soft brick abbiamo provato a contattare ZTE e questa è stata la risposta ufficiale

Dear Customer,

We thank you for your purchase of the Axon device. We apologize but we do not distribute the stock ROM for the Axon device. Any attempts to root the device also will void your warranty. Thank you for your understanding

Regards,

ZTE USA.

Conclusioni

Bisogna riflettere davvero prima di valutare le sensazioni d’uso di questo smartphone. Il problema è che l’hardware nonostante non eccella in nulla è davvero piacevole da usare. Buono schermo, ottima ricezione, dual sim, notifiche davvero fortissime, buon audio in capsula, discreta fotocamera. Ma la situazione è rovinata dall’ottusaggine di Zte Usa che non vuole in nessun modo rilasciare la rom stock necessaria per il modding e le custom rom. Con estremo sforzo sono riuscito a creare una recovery custom Twrp e una procedura di root, ma grazie alle opzioni di sicurezza di Zte è incerto il loro uso con gli aggiornamenti successivi via Ota. Il software è buggato e non tutti i menu’ sono tradotti in italiano. Purtroppo con queste limitazioni la comunità non può in nessun modo correre in soccorso di Zte. E’ davvero un peccato perchè con 70/100 euro in meno (ma potete usufruire di un codice sconto in fondo all’articolo) questo terminale sarebbe stato un best buy e per ora posso solo raccomandarlo a chi vuole uno smartphone affidabile, dal buon hardware e non si preoccupa di modding e di personalizzazione e per risparmiare qualche euro sulle marche più blasonate è disposto a leggere qualche menu’ in inglese!

Redazione Autore